Borse europee caute in scia alle tensioni geopolitiche in Siria, con la minaccia di un possibile intervento militare americano in risposta all’attacco con armi chimiche a Douma. Intorno alle 12:05 il Ftse Mib di Milano segna un discreto +0,6% mentre il Dax di Francoforte (+0,1%), il Ftse 100 di Londra (flat), il Cac 40 di Parigi (+0,1%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,1%) sono pressoché invariati.
Nella serata di ieri sono stati diffusi i verbali della Fed, da cui è emerso che i membri della banca centrale americana sono orientati verso un graduale inasprimento della politica monetaria, anche se preoccupati dai rischi legati alle tensioni commerciali. In tarda mattinata verranno pubblicate anche le minute della Bce, mentre sul fronte macro sono stati resi noti i dati di febbraio sulla produzione industriale dell’Eurozona, inaspettatamente in calo dello 0,8% mensile.
Sul Forex cambio euro/dollaro arretra leggermente a 1,234 e il dollaro/yen viaggia poco mosso in area 106,9. Tra le materie prime il petrolio resta sostenuto dalle turbolenze in Medio Oriente, con Wti e Brent rispettivamente a 66,9 e 72 dollari al barile, mentre l’oro ritraccia dopo l’ascesa di ieri e torna in area 1.347 dollari l’oncia.
Scarsi movimenti sull’obbligazionario, dove il rendimento del decennale italiano resta dall’1,8%, separato da un differenziale con il Bund tedesco poco superiore a 130 punti base.
Tra le big cap di Piazza Affari gli acquisti premiano soprattutto STM (+3,1%) e SAIPEM (+2,3%), ancora in evidenza dopo la buona performance di ieri. Ben intonati anche gli altri petroliferi TENARIS (+0,9%) ed ENI (+0,8%) in scia alla risalita delle quotazioni del greggio. Fra gli altri titoli sono in spolvero UNIPOL (+1,8%) e UNICREDIT (+1,5%).
Deboli MONCLER e FINECO a -1%, in frazionale ribasso TELECOM ITALIA (-0,3%) dopo l’ingresso di Cdp con il 4,262% del capitale. Fuori dal listino principale spicca il volo SNAITECH (+14,8%) in seguito all’accordo per la cessione del 70,6% a Playtech.