Oil & Gas – Il greggio sostiene il settore, Saipem la migliore (+2,1%)

Nella giornata in cui le quotazioni del greggio toccano nuovi massimi da oltre tre anni, continua a correre l’indice Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale che avanza di 0,6 punti percentuali, sovraperformando il corrispondente indice europeo (+0,4%).

Sottotono invece le Borse del Vecchio Continente, sulle quali pesano le tensioni geopolitiche fra Stati Uniti e Russia, legate a una possibile offensiva americana sul suolo siriano come risposta al presunto attacco chimico avvenuto la scorsa settimana. In questo scenario, il Ftse Mib si posiziona in linea agli altri Eurolistini con un ribasso di 0,7 punti percentuali.

Le suddette questioni in Medioriente spingono invece al rialzo le quotazioni del petrolio, con il Wti e il Brent che toccano nuovi massimi da oltre tre anni rispettivamente a 67 e 72,5 dollari al barile. Inoltre, l’EIA ha pubblicato i dati sulle scorte Usa, aumentate nella scorsa settimana di 3,3 milioni di barili, che però non hanno influito sul trend delle quotazioni.

L’aumento del prezzo del greggio sostiene la performance delle tre big che si posizionano fra i migliori titoli del listino milanese: la migliore è stata Saipem (+2,1%), seguita da Tenaris (+1,7%).

Poco più indietro Eni che con un rialzo dello 0,6% torna sui massimi da aprile 2017, forte anche dell’upgrade da “hold” a “buy” di Deutsche Bank. A margine di un evento a New York, il Ceo Claudio Descalzi ha voluto chiarire in merito alla cessione di una quota del giacimento di Campeche Bay, che al momento non è ancora sul tavolo del gruppo, focalizzato piuttosto sull’avvio della produzione.

Fra gli altri titoli del comparto, in ribasso le Mie Cap mentre le società a minore capitalizzazione scambiano poco mosse.