All’interno di un quadro grafico che rimane positivo nel lungo periodo, i rialzi di questa settimana hanno consentito alle quotazioni dei titoli del principale gruppo bancario italiano di migliorare il quadro grafico di medio periodo, a neutrale dal precedente negativo. I corsi delle azioni Intesa Sanpaolo hanno, infatti, oltrepassato di slancio la parete superiore del canale ribassista tracciato sul massimo del 7 febbraio a quota 3,23 euro.
Una chiusura di seduta sopra 3,0965 euro potrebbe quindi consentire alle quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Carlo Messina un rapido allungo in direzione della resistenza statica a quota 3,147 euro, al di sopra della quale il successivo livello da monitorare è individuabile sul sopracitato massimo a 3,23 euro. Il superamento di questo top, consentendo la ripresa del trend ascendente di lungo periodo, potrebbe poi spingere i corsi delle azioni Intesa Sanpaolo verso un primo obiettivo rialzista a 3,30 euro e un secondo posizionabile a quota 3,35 euro.
Un segnale di debolezza, invece, potrebbe essere rappresentato dal cedimento del supporto statico posto a 3,0445 euro dato che in questo scenario negativo le quotazioni dei titoli della banca milanese potrebbero scivolare verso il successivo supporto a quota 2,977 euro. La rottura al ribasso di questo livello, favorendo la decisa ripresa della pressione dei venditori, potrebbe dare impulso a una nuova discesa dei corsi delle azioni Intesa Sanpaolo in direzione dei target ribassisti individuabili a 2,9115 euro prima e a quota 2,84 in seguito.
La performance da inizio 2018 dei titoli Intesa Sanpaolo è pari a +11,9%, mentre il target price medio sulla base dei contributi di 27 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 3,44 euro, con un potenziale rialzista del 11 per cento.
Prezzo di riferimento: 3,10 euro
+8,1% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 3,35 euro;
+6,5% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 3,30 euro;
+4,2% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 3,23 euro;
+1,5% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 3,147 euro;
-1,8% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 3,0445 euro;
-4,0% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 2,977 euro;
-6,1% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 2,9115 euro;
-8,4% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 2,84 euro.