La società tedesca, attiva nello sportwear, ha comunicato i risultati del primo trimestre 2018, che evidenziano vendite per 1,13 miliardi, salite del 12% a cambi correnti rispetto al 2017 (+21% nel confronto a cambi costanti). Migliora anche il risultato della gestione operativa, con l’Ebit del periodo aumentato da 70 a 112 milioni.
Il primo trimestre ha evidenziato una forte crescita sia delle vendite che della profittabilità, nonostante la forte volatilità dei tassi di cambio generata innescata dalla guerra commerciale sull’asse Usa-Cina.
Pertanto, a seguito di tale incertezza e dei risultati finora ottenuti, il management ha deciso di rivedere la guidance per l’intero 2018, stimando il progresso del fatturato tra il 10% e il 12% a cambi costanti (precedentemente al 10%), e l’Ebit tra 310 e 330 milioni (precedentemente tra i 305 e 325 milioni). In linea con le previsioni precedenti, il management si aspetta un utile netto 2018 in forte crescita.
Puma chiude in positivo il primo quarter dell’anno dopo che la controllante Kering ha annunciato, lo scorso febbraio, di voler cedere il controllo del brand, proponendo la cessione ai soci del 70% delle azioni in portafoglio, mantenendo così solo il 16% delle azioni, mentre Artémis intende ridurre la quota di possesso dal 40,9% al 29%, diventando maggiore azionista.
Il player dell’active sportswear pubblicherà i risultati completi il prossimo 24 aprile.
Il titolo, quotato presso la borsa tedesca di Francoforte, segna un ribasso del 4,42% a 416 euro, mentre su base trimestrale l’andamento del titolo ha registrato una crescita del 4,6 per cento.