ll Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un progresso dell’1,9% e in direzione opposta all’omologo europeo (-0,3%), beneficiando della seduta positiva del comparto bancario (+1,5%) e uniformandosi al Ftse Mib (+1,3%). L’andamento di quest’ultimo è supportato anche delle minori preoccupazioni generate dallo scontro Usa/Russia sulla questione siriana dopo il messaggio tranquillizzante del presidente americano Donald Trump sul fatto che un’azione militare potrebbe non avvenire immediatamente.
Gli acquisti sul settore creditizio si riflettono in larga parte sui titoli del risparmio gestito, tra cui spicca il recupero di Anima (+3,2%) dopo il successo dell’aumento di capitale da 300 milioni, che ha raccolto adesioni pari al 99,03 per cento. Martedì il titolo aveva ceduto dopo l’accordo tra l’azionista al 10,04% Poste Italiane (+0,1%) e Intesa Sanpaolo anche nell’asset management.
In luce anche Banca Generali (+1,6%), nel giorno in cui l’assemblea ha approvato il dividendo da 1,25 euro.
Bene Exor (+2,1%), che si muovi in scia alla performance positiva delle principali controllate quotate sul listino milanese.
Nel Mid Cap torna a salire Banca Ifis (+2,4%) dopo lo stop di martedì, grazie anche alle operazioni perfezionate dall’area npl nel primo trimestre.
Si mette in luce Banca Farmafactoring (+3,3%) dopi il calo dei giorni precedenti, su cui ha pesato soprattutto lo stacco cedola di lunedì.
Tra le Small Cap lieve progresso per Banca Intermobiliare (+0,4%) dopo il progresso di inizio settimana, quando erano arrivate le autorizzazioni regolamentari che consentiranno il closing della cessione del pacchetto di maggioranza al fondo inglese Attestor entro il prossimo 23 aprile.
Chiude in lieve rialzo per Banca Sistema (+0,4%), nel giorno successivo alla presentazione del piano industriale 2018/20.