Ultima ottava all’insegna degli acquisti per Piazza Affari con il Ftse Mib che segna un rialzo dell’1,7%, sulla scia delle altre Borse europee. In settimana l’attenzione si è concentrata soprattutto sui rapporti tra Stati Uniti e Russia per la questione siriana e sulle tensioni commerciali tra gli stessi Usa e la Cina. L’indice infrastrutture italiane chiude a +2,1%, sovraperformando l’Euro Stoxx Prodotti e Servizi Industriali (+0,7%).
Settimana tonica per la big cap Atlantia (+2,6%), che traina il settore. In esecuzione degli accordi raggiunti con Hochtief e Acs per l’investimento congiunto in Abertis, la holding italiana ha deciso di ritirare l’offerta pubblica di acquisto e/o scambio volontaria totalitaria sul gruppo infrastrutturale spagnolo.
Tra i titoli del comparto spicca Sias (+4,1%), che in un roadshow a Parigi ha comunicato la guidance 2018, la quale prevede ricavi consolidati in crescita del 5-8%, un Ebitda in aumento del 4-6% e un leverage (Net Debt/Ebitda) inferiore all’1,9x.
In evidenza anche Astm (+2,7%) ed Enav (+3,4%), favorita anche dai dati di Eurocontrol, organizzazione europea per la sicurezza del traffico aereo, sul traffico aereo nei cieli italiani di marzo (+7,9%).
Poco mossa Aeroporto di Bologna (-0,5%), con lo scalo Marconi che a marzo ha registrato una crescita del 6,6% dei passeggeri, i quali sono stati oltre 656mila.
Acquisti sulle small cap, compresa Toscana Aeroporti (+1%). A partire dal 2 aprile 2018 la compagnia aerea belga TUI fly opera 2 volte a settimana il nuovo collegamento diretto da Firenze ad Anversa, città portuale belga.
Infine si segnala l’avvio dell’asta per il 45% dell’aeroporto di Trieste che vale almeno 40,4 milioni (con opzione d’acquisto di un altro 10% del capitale), secondo quanto fissato nel bando di gara europeo pubblicato ieri sulla Gazzetta ufficiale. Tra i potenziali partecipanti alla gara citati dalla stampa locale ci sarebbero Aeroporti di Roma (gruppo Atlantia), Save, Sea, Toscana Aeroporti e i tedeschi di Fraport.
