Mercati – Europa mista in attesa degli Usa, vendite su dollaro, bond e petrolio

I principali listini continentali si avvicinano al giro di boa senza variazioni di rilievo. Poco dopo mezzogiorno scambiano intorno alla parità il Ftse Mib di Milano (+0,2%), il Dax di Francoforte (+0,2%), il Ftse 100 di Londra (-0,4%), il Cac 40 di Parigi (flat) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,1%). Nel frattempo i futures sugli indici americani scambiano in rialzo dello 0,6-0,7 per cento.

L’attacco aereo in Siria di venerdì notte, le possibili nuove sanzioni americane alla Russia e i persistenti attriti tra Washington e Pechino in materia commerciale suggeriscono cautela agli investitori anche se, per il momento, i timori legati a escalation di maggiori proporzioni non hanno avuto riscontro nei fatti.

L’agenda macroeconomica europea non fornisce spunti mentre negli Stati Uniti si attendono le vendite al dettaglio di marzo e l’indice di aprile relativo all’attività manifatturiera nel distretto di New York. Da seguire anche l’entrata nel vivo della stagione di trimestrali a Wall Street, con i conti di Goldman Sachs e Morgan Stanley in programma questa settimana.

Sul Forex il dollaro perde terreno, condizionato dai dati sull’attività ribassista degli hedge fund al massimo degli ultimi 5 anni. Il cambio con l’euro risale a 1,237 mentre quello con lo yen scivola a 107,2, nonostante i sondaggi che indicano una perdita di consensi per il premier Shinzo Abe.

Fra le materie prime l’oro è invariato a 1.345 dollari l’oncia, mentre le quotazioni del petrolio arretrano dopo i rialzi della scorsa settimana innescati anche dalle prospettive di maggiori tensioni in Medio Oriente. Wti e Brent viaggiano rispettivamente a 66,5 e 71,6 dollari al barile, appesantiti pure dalle consuete preoccupazioni per un incremento della produzione in contrasto con gli sforzi per riequilibrare il mercato.

Vendite sull’obbligazionario, dove il rendimento del Btp italiano risale oltre l’1,8%, separato da un differenziale con il Bund tedesco in calo a 126 punti base. In linea con gli altri benchmark anche i Bonos spagnoli dopo l’upgrade sul rating del Paese iberico da parte di Moody’s, da Baa2 a Baa1 con outlook stabile.

Fra le big cap di Piazza Affari spicca STM (+2,4%), che recupera ancora terreno dopo la buona performance della scorsa ottava in attesa dei risultati del 25 aprile. Ben intonate anche UNIPOL (+1,2%) e UBI (+1,2%), la migliore in un comparto bancario lievemente in rialzo.

Deboli le utilities oltre a TENARIS (-0,9%) e MONCLER (-0,8%), nel giorno in cui si riunisce l’assemblea per l’approvazione del bilancio 2017. Positiva invece TELECOM ITALIA (+1,1%), dopo che il fondo tedesco Shareholders Value Management ha costituito una partecipazione di poco superiore all’1% nella Società con l’intenzione di supportare Elliott, in attesa del verdetto del tribunale sull’integrazione dell’ordine del giorno per l’assemblea del 24 aprile.