La Spac Crescita, Special Purpose Acquisition Company costituita il 2 febbraio 2017 e quotata sull’Aim dal 15 marzo 2017, promossa da Massimo Armanini, Cristian D’Ippolito, Marco Drago, Carlo Moser, Antonio Tazartes e Alberto Toffoletto attraverso Crescita Holding e DeA Capital (gruppo De Agostini), ha comunicato che lo scorso 10 aprile è terminato il periodo per l’esercizio del diritto di recesso da parte dei titolari di azioni Crescita che non hanno concorso all’approvazione della delibera avente ad oggetto l’adozione del nuovo statuto di Crescita, che diverrà efficace a partire dalla data di efficacia della fusione per incorporazione di Cellular e di Ginetta in Crescita.
Il diritto di recesso è stato esercitato per 1.231.050 azioni ordinarie rappresentanti il 9,47% del capitale sociale di Crescita, per un controvalore complessivo di 12,3 milioni calcolato al valore unitario di liquidazione di 10 euro.
Dal momento che il predetto numero di azioni è inferiore al 33% del capitale sociale di Crescita, non si è verificata la condizione risolutiva e, pertanto, prosegue il percorso della business combination. Le azioni oggetto di recesso saranno offerte in opzione ai soci di Crescita. Qualora residuino ulteriori azioni, la società potrà provvedere a collocarle presso terzi.