Italia – Fmi ritocca al rialzo le stime di crescita del Pil

Migliorano leggermente le prospettive del Fondo monetario internazionale (Fmi) per l’economia italiana. Nel 2018, il Pil è visto in crescita dell’1,5%, in linea con quanto registrato nel 2017, mentre per il 2019 è atteso un progresso dell’1,1 per cento.

I dati sono contenuti nelle tabelle del World Economic Outlook (Weo), il rapporto sull’economia globale dell’Fmi redatto nell’ambito degli Spring Meetings, che da giovedì entreranno nel vivo a Washington, negli Stati Uniti.

Le stime del Pil per il 2018 sono state alzate di 0,1 punti rispetto all’aggiornamento del Weo dello scorso gennaio e di 0,4 punti rispetto all’edizione del documento elaborata lo scorso ottobre. Per il 2019, le previsioni sono rimaste invariate rispetto ai calcoli fatti a gennaio, ma sono aumentate di 0,2 punti rispetto al Weo dell’autunno.

Per il 2023, l’istituto di Washington prevede ancora un Pil italiano pro capite in rialzo dello 0,8 per cento. Secondo l’Fmi, però, “l’incertezza politica fa aumentare i rischi per l’attuazione delle riforme o la possibilità di modifiche all’agenda”.

Il tasso di disoccupazione, poi, resta alto, ma in miglioramento: Fmi stima un tasso per quest’anno al 10,9% e nel 2019 al 10,6%, sopra la media nell’Eurozona prevista rispettivamente all’8,4% e all’8,1%; peggio dell’Italia, solo Grecia (19,8% nel 2018 e 18% nel 2019) e Spagna (15,5% e 14,8%).

Nel rapporto, il Fondo monetario sostiene poi che una “riforma della contrattazione collettiva per permettere una maggiore flessibilità aziendale dovrebbe aiutare ad allineare i salari alla produttività”. Infine, l’invito ad abbassare il debito pubblico.