Mercati – Sale solo Londra (+0,7%) dopo dati macro, Milano flat (-0,1%)

Mattinata poco mossa per i listini europei, eccetto il Ftse 100 di Londra (+0,7%) agevolato dalla svalutazione della sterlina. Intorno alle 12:10 il Ftse Mib di Milano (-0,1%), il Dax di Francoforte (-0,1%), il Cac 40 di Parigi (+0,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (flat) non si discostano sensibilmente dalla parità mentre i futures sugli indici americani viaggiano in frazionale rialzo, preannunciando un’apertura lievemente positiva per Wall Street.

Sul Forex il cambio euro/dollaro resta invariato a 1,237 dopo i dati finali di marzo sull’inflazione europea e in attesa del Beige Book della Fed in uscita stasera. L’indice dei prezzi al consumo dell’Eurozona ha registrato un incremento mensile dell’1% e annuale dell’1,3%, inferiore alla stima preliminare (+1,4%), mentre l’indicatore core si è confermato a +1 per cento. La coppia dollaro/yen avanza a 107,3, sui segnali di miglioramento dei rapporti tra Usa e Corea del Nord, mentre Trump ha incontrato il premier giapponese Shinzo Abe. In calo la sterlina, a 1,42 dollari e 0,871 nei confronti dell’euro, dopo che l’inflazione britannica ha toccato a marzo i minimi dell’ultimo anno (2,5% annuo, 2,3% il dato core).

Tra le materie prime tornano a crescere le quotazioni del greggio, supportate dalle previsioni di un calo delle scorte statunitensi in attesa dei dati settimanali Eia di questo pomeriggio. Wti e Brent scambiano rispettivamente a 67,1 e 72,1 dollari al barile, mentre l’oro viaggia poco mosso sui 1.346 dollari l’oncia.

Ulteriore calo, nel comparto del reddito fisso, per il rendimento del Btp decennale, sceso all’1,736% con uno spread di 122 punti base dal Bund, grazie anche al miglioramento delle stime del Fmi sull’economia italiana.

A Piazza Affari i maggiori rialzi fra le big cap vengono realizzati da LEONARDO (+1,9%), MONCLER (+1,5%) e FERRAGAMO (+1,1%).

UBI (+1,1%) spicca tra i bancari, perlopiù deboli dopo la buona performance di ieri, mentre fra i petroliferi avanzano TENARIS (+0,9%) e SAIPEM (+1%). Secondo indiscrezioni quest’ultima starebbe puntando sulle energie rinnovabili e in particolare ai progetti per l’eolico offshore sull’Atlantico dopo che Edf Energie Nouvelles ha riaperto le gare in Normandia e Calvados.

Bene anche TELECOM ITALIA (+1%), all’indomani del Cda straordinario in cui sono stati forniti i chiarimenti richiesti da Consob sulle ultime vicende societarie ed è stato criticato il piano di Elliott.

Tra le utilities, poco mossa ENEL (+0,2%) dopo il lancio di un’offerta pubblica volontaria per l’acquisizione della società di distribuzione elettrica brasiliana Eletropaulo, per un investimento complessivo di 1,1 miliardi.

Invariata FCA , dopo i dati negativi sulle vendite europee di marzo. Lo scorso mese, il gruppo italo americano ha registrato un calo delle immatricolazioni in Europa dell’8% a120.591 unità, rispetto al -5,2% del mercato.