ll Ftse Italia Servizi Finanziari termina con una crescita dell’1,9% e ‘battendo’ di un punto percentuale l’omologo europeo (+0,9%), beneficiando degli acquisti sul comparto bancario (+1,7%) e uniformandosi Ftse Mib (+1,4%). La performance di quest’ultimo attualmente sembra non risentire né dell’incertezza legata alla formazione del nuovo esecutivo in attesa delle decisione del Colle, né delle questioni internazionali.
La seduta pimpante del settore creditizio si riflette sui titoli del risparmio gestito, a partire da Banca Mediolanum (+1,7%) sostenuta dalla decisione del Tar del Lazio di accogliere l’istanza presentata da Fininvest di “congelare” il termine dell’11 ottobre per la vendita della quota eccedente il 9,99 per cento. Recupera Azimut (+1,1%) dopo la debolezza delle sedute precedenti. Ok anche Fineco (+1%) e Banca Generali (+0,9%).
Risale Anima (+3,2%), dopo le ultime sedute sottotono in cui aveva risentito dell’accordo tra Poste Italiane e Intesa Sanpaolo anche nell’asset management. Si segnala che i diritti rimasti inoptati nell’ambito dell’aumento di capitale da 300 milioni sono stati venduti tutti nel primo giorno di negoziazione.
Tornando a Poste Italiane (+0,9%), il titolo prosegue il rialzo dell’ultimo periodo, avendo acquistato una forte visibilità dopo la presentazione del nuovo piano industriale avvenuta oltre un mese fa.
Bene Exor (+2,7%), che si muove in scia all’andamento positivo delle principali controllate quotate.
Nel Mid Cap ancora denaro su Banca Ifis (+0,8%), che nel frattempo ha collocato un bond senior da 300 milioni.
doBank (+0,4%) riprende la risalita, dopo la momentanea interruzione della seduta di lunedì.
Tra le Small Cap tornano gli acquisti su Banca Intermobiliare (+2,2%), per cui sono arrivate le autorizzazioni regolamentari che consentiranno il closing della cessione della quota di controllo al fondo inglese Attestor entro il prossimo 23 aprile.
Bene anche MutuiOnline (+1,1%), che ha perfezionato l’acquisto del 50% di Agenzia Italia.