Seduta in rialzo per il comparto IT di Piazza Affari, con il Ftse Italia Tecnologia che guadagna l’1,7%, sostanzialmente in linea con l’indice di settore continentale Euro Stoxx Tecnologia (+1,7%) e il Ftse Mib (+1,4%).
Giornata nel complesso positiva per le Borse europee, nonostante le indicazioni deboli provenienti dall’indice Zew di aprile. In rialzo anche Wall Street, dove l’attenzione torna a focalizzarsi sui risultati societari mentre le questioni aperte con Russia e Cina vengono momentaneamente ridimensionate dal mercato. Sul Forex il cambio euro/dollaro arretra lievemente a 1,235.
Tornando al settore IT di Piazza Affari, la big cap Stm archivia gli scambi a +1,8% mentre la mid cap Reply guadagna l’1,5 per cento.
Fra le small cap acquisti su Sesa (+1,3%) e ancora denaro su Txt (+0,9%) che ha ricevuto comunicazione da Laserline, socio al 25,62% del capitale, dell’intenzione di proporre alla prossima Assemblea del 19 aprile, le candidatura di Enrico Magni e Valentina Cogliati per la carica di amministratori.
Poco mosse Snaitech (-0,2%) dopo che Moody’s ha posto sotto osservazione il rating di credito della Società e delle obbligazioni per un possibile rialzo di almeno due notch ed Exprivia (+0,1%), in cui Abaco Innovazione ha incrementato la propria partecipazione al 63,506% dal 46,498% detenuto in precedenza a seguito dell’efficacia della maggiorazione dei diritti di voto.
Debole Eurotech (-0,6%) che ha annunciato la collaborazione tecnica con e-Lios, specializzata nello sviluppo software a supporto di piccole e medie imprese, nel progetto di studio dell’interconnessione e controllo remoto di macchine da caffè.
Ancora realizzi su Acotel (-2,2%) che ha siglato un accordo triennale di partnership con Vodafone per proporre al mercato soluzioni IoT in ambito Energy & Building Management.
Inverte la rotta nel finale Telecom Italia (-1,6%) che ha riunito il Cda per discutere le richieste di Consob di integrare la documentazione da mettere a disposizione degli azionisti in vista dell’assemblea del 24 aprile. Intanto Vivendi ha contrattaccato il fondo Elliott, accusandolo di voler smantellare l’azienda e di non spiegare come intende attuare il proprio piano con un board spaccato.