ASML, gruppo olandese produttore di sistemi per la fabbricazione di circuiti integrati (chip), quotato alla Borsa di Amsterdam e incluso nell’indice Eurostoxx50, ha pubblicato oggi i conti relativi al primo trimestre 2018 che ha visto un fatturato in crescita a 2,3 miliardi dagli 1,9 miliardi dell’analogo periodo del 2017.
I suddetti ricavi sono stati ottenuti per il 51% in Corea, per il 20% in Cina e per il 20% in area EMEA. Gli USA contano per il 5% mere Taiwan e il resto dell’Asia valgono il 3% e l’1% rispettivamente.
Relativamente alla tipologia di prodotto, il 74% è destinato al settore Memory (chips per l’immagazzinamento e il trattamento dei dati) mentre il 26% al settore Logic (chips per il processamento delle informazioni negli apparecchi elettronici).
L’Ebit del periodo è stato pari a 668,5 milioni (541 milioni nel primo trimestre 2017) e l’utile netto si è attestato a 580 milioni (460,9 milioni al 31 marzo 2017).
Da un punto di vista patrimoniale il totale degli attivi è pari a 20,3 miliardi di cui 12,5 miliardi coperti dal patrimonio netto.
L’outlook sul secondo trimestre indica ricavi compresi tra 2,5 e 2,6 miliardi (superiore alle attese di 2,48 miliardi) dopo aver ricevuto ordini per altre nove delle sue più recenti macchine litografiche, e un gross margin del 43 per cento (inferiore alle stime, 46,7%).
