Intorno alle 17:15, le azioni della società specializzata nei macchinari per il packaging del tabacco evidenziano un ribasso del 7,8% in area 15,9 euro.
A pesare sull’andamento del settore sono stati i risultati del primo trimestre di Philip Morris, che hanno scatenato il panico tra gli operatori.
La major del tabacco ha infatti evidenziato ricavi al di sotto delle attese, per lo più a causa della flessione del 2,3% dei volumi di consegne, legata soprattutto al -5,3% delle sigarette tradizionali.
Gli Heated Tobacco Product, ovvero le IQOS per cui Gima TT fornisce macchinari per il packaging, hanno però evidenziato una crescita dei volumi, più che raddoppiati a 9,6 miliardi di unità, nonostante la penetrazione del prodotto in Giappone, mercato principale del prodotto, sia stata più lenta del previsto.
Questi risultati hanno portato a fondo i titoli delle major del tabacco, con Philip Morris che a Wall Street lascia sul terreno oltre il 15% e British American Tobacco che a Londra retrocede di oltre il 6% dopo essere stata anche sospesa sul -8%.
Secondo i dati raccolti da Bloomberg, le raccomandazioni su Gima TT si suddividono in 3 “buy” e 2 “hold”, con un target price medio a 12 mesi fissato a 19,38 euro, che implica un upside di circa il 24% rispetto alla quotazione attuale.
Nella giornata di ieri la banca d’affari intermonte ha avviato la copertura sul titolo con giudizio “neutral” e target price a 17,9 euro.