Il 2017 ha messo in evidenza chiari segnali di ripresa per il settore immobiliare che finalmente sembra aver intrapreso la strada giusta per uscire dalla crisi iniziata nel 2008. Lo scorso anno il comparto ha mostrato un andamento complessivamente positivo, registrando miglioramenti non solo in tutti i principali indicatori reddituali ma anche sul versante patrimoniale, dove l’indebitamento finanziario netto totale si è ridotto del 2,6% rispetto al 2016.
RICAVI – I ricavi complessivi del settore segnano una crescita del 10,3% su base annua a 516,6 milioni. Risulta fondamentale il contributo delle Mid Cap che coprono oltre il 60% dell’aggregato totale. Nello specifico, Beni Stabili e IGD hanno riportato rispettivamente un progresso del 7,9% e del 4,7%.
Tra le Small Cap si evidenzia Coima Res. Negli ultimi 12 mesi il gruppo, guidato da Manfredi Catella, ha raddoppiato il proprio giro d’affari a 34,2 milioni grazie soprattutto alle nuove acquisizioni e all’attività di asset management sulle società in portafoglio. L’incremento dei ricavi tuttavia su base like for like è stato del 3,6 per cento.
Performance positiva anche per Compagnia Immobiliare Azionaria (+48,2% a/a) e Gabetti (+13% a/a). Ricavi in contrazione invece solamente per Risanamento (-36,2% a/a).
EBITDA – L’Ebitda complessivo del settore si è attestato a 318 milioni, segnando un progresso del 6,7 per cento rispetto al 2016. Come per i ricavi, le Mid Cap hanno un peso evidente anche in tale voce (77,9% del totale). Il margine operativo lordo di Beni Stabili si è confermato sui livelli del 2016 (+0,3%), mentre IGD ha registrato una variazione tendenziale di 6,9 punti percentuali.
Si segnalano i brillanti miglioramenti di Coima Res (superiore al 100%) e di Compagnia Immobiliare Azionaria (+83,5%).
EBIT – La dinamica dell’Ebitda risulta confermata dall’Ebit totale, pari a 391 milioni, in crescita del 3,3% su base annua.
In tale aggregato aumenta ancora di più il peso delle Mid Cap (80,7% del totale). Le ottime performance di IGD (+9,7% a/a) e di Coima Res, che ha quasi triplicato il risultato operativo rispetto all’anno precedente, hanno compensato il calo registrato dal gruppo guidato da Del Pastro (-5,5 a/a).
Performance negativa per Aedes (-46,2% a/a), Brioschi (-17,8% a/a) e Risanamento (-9,7% a/a).
UTILE NETTO – L’utile netto del comparto si è fissato a 189,2 milioni, in aumento del 5,4% rispetto al 2016. In termini di variazione tendenziale, il positivo apporto di Bastogi, Igd, Coima Res, CIA, Nova Re e Risanamento ha limitato gli effetti negativi dell’anno di Beni Stabili che, pur chiudendo il 2017 con un utile netto a 85,6 milioni, il risultato ha registrato un calo del 46,1%. Nello specifico, l’utile del gruppo romano si è ridotto principalmente in relazione alla contabilizzazione di maggiori oneri finanziari netti pari a 89 milioni (37,3 milioni nel 2016), connessi alla variazione negativa nel fair value delle opzioni di conversione dei prestiti obbligazionari convertibili per 85 milioni.
Si segnala inoltre la contrazione dell’utile netto di Aedes (-66,7%).
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO – Dal lato patrimoniale l’indebitamento finanziario netto totale al 31 dicembre 2017, pari a 4.691,9 milioni, risulta in calo del 2,6% rispetto a fine anno 2016. In luce la riduzione dell’indebitamento finanziario netto di CIA, ridotto da 44,1 milioni a 3,8 milioni (-91,4% a/a).
Menzioni di merito anche per Beni Stabili, Brioschi e Bastogi, che hanno rispettivamente portato il proprio indebitamento finanziario a 2.033,1 milioni (-8,8% a/a), a 200,7 milioni (-8,8% a/a) e a 287,6 milioni (-5,8% a/a). Andamento opposto per Coima Res, che ha incrementato del 33,5% la propria situazione debitoria finanziaria.