Dopo i diversi attacchi arrivati a titolo personale da esponenti di Lega e M5S nei confronti del Monte dei Paschi di Siena, Marco Morelli, Ad dell’istituto, auspica un appoggio da parte dei nuovi inquilini del Mef, azionista di maggioranza della banca, impegnata in un delicato percorso di rilancio.
“Io e il management siamo fortemente concentrati sugli obiettivi e gli impegni condivisi mesi fa con Governo, Commissione Ue e autorità di vigilanza. Stiamo lavorando con grande intensità a un piano di ristrutturazione lungo e articolato, frutto di trattative multilaterali e che rappresenta un unicum in Europa”, spiega Morelli in un’intervista, “E’ evidente che in questo percorso ho bisogno del costante e incondizionato supporto degli azionisti: quello pubblico e quelli finanziari”.
“Il management sta attivando tutte le leve gestionali per essere coerente con gli obiettivi del piano quadriennale, che è sottoposto a monitoraggi periodici. Gli azionisti hanno tutti gli strumenti per valutare quanto abbiamo fatto e faremo”.
Dopo la ricapitalizzazione pubblica avvenuta lo scorso mese di dicembre, solo dal mese di gennaio l’istituto ha potuto iniziare a impostare una strategia di crescita, o quanto meno di recupero delle masse che erano defluite dal gruppo all’apice della crisi.
Morelli sottolinea come i risultati dei primi tre mesi siano in linea con gli obiettivi del piano concordato con le autorità europee, Dg Comp e Bce.
“Nel primo trimestre emergono, grazie allo sforzo di tutti i dipendenti, indicazioni positive sulla qualità dell’attivo e sulla crescita degli impieghi. Ultimo ma rilevante tassello per ripartire dopo che nel 2017 abbiamo avviato il recupero della raccolta”, ha osservato Morelli, che ha rimandato i dettagli sui conti del primo trimestre alla presentazione della trimestrale in calendario per il 10 maggio.
Ma il percorso sarà sottoposto a continua verifica. Esami per i quali, secondo l’Ad del gruppo, è importante che vi sia sintonia e sostegno da parte dell’azionista della banca.
“Ho da sempre il massimo rispetto per chi rappresenta le istituzioni e so bene che agli azionisti spettano le valutazioni di merito su indirizzo strategico e governance del gruppo”, ha sottolineato Morelli, ribadendo l’autonomia delle scelte dell’azionista, ma con l’attenzione all’importanza di agire in modo sinergico per il bene della banca rispetto agli importanti impegni.