ll Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un progresso dello 0,5% e allineato all’omologo europeo (+0,6%), supportato degli acquisti sul comparto bancario (+0,6%) e uniformandosi Ftse Mib (+%). L’andamento di quest’ultimo è sostenuto anche della riduzione dei toni relativi alle dispute geopolitiche sulla questione siriana e quella nordcoreana, oltreché dell’ottimismo di un accordo Stati Uniti/Cina sul fronte commerciale.
La giornata in rialzo del settore creditizio impatta positivamente su quasi tutti i titoli del risparmio gestito. Regge Banca Mediolanum (+0,1%), supportata anche dalla decisione del Tar del Lazio di accogliere l’istanza presentata da Fininvest di “congelare” il termine dell’11 ottobre per la vendita della quota eccedente il 9,99 per cento. Continua la risalita di Azimut (+0,7%) dopo la debolezza dei giorni precedenti. Acquisti anche su Fineco (+1%), mentre tiene botta Banca Generali (+0,1%).
Si ferma nuovamente Anima (-0,5%) dopo il recupero di ieri, in attesa che vengano esercitati i diritti rimasti inoptati nell’ambito dell’aumento di capitale da 300 milioni.
Prese di profitto su Poste Italiane (-0,6%), con il titolo reduce da diverse sedute in progresso.
Nel Mid Cap si ferma la corsa di Banca Ifis (-2,3%), che continua comunque a godere della fiducia del mercato dimostrata dall’ottimo esito del collocamento relativo al bond da 300 milioni.
Nel Mid Cap scatta MutuiOnline (+7,8%), che beneficia del closing dell’acquisto del 50% di Agenzia Italia.
Tra le Small Cap Banca Intermobiliare (-1,4%) indietreggia perdendo slancio nel corso della giornata, dopo l’avvio positivo in scia al closing della cessione della quota di controllo al fondo inglese Attestor.
Seduta incolore per Banca Sistema (-0,9%), dopo che Banca Akros ha ridotto il giudizio da ‘accumulate’ a ‘neutral’ con target price limato da 2,80 euro a 2,40 euro.