L’assemblea della Spac Glenalta, Special Purpose Acquisition Company costituita il 22 maggio 2017 e quotata dal 19 luglio 2017, promossa da Luca Fabio Giacometti, Gino Lugli, Stefano Malagoli, Silvio Marenco, Lorenzo Bachschmid e Dario Di Iorio, ha approvato il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2017, che chiude con un utile di 71.214 euro, destinandolo a riserva legale.
L’assemblea, in sede straordinaria, ha approvato il progetto di fusione con la società target CFT, nonché il nuovo testo di statuto sociale che regolerà la società risultante dalla fusione (la c.d. “combined entity”), subordinatamente e a far data dalla data di efficacia verso terzi della fusione stessa. Il progetto di fusione è stato altresì approvato dall’assemblea straordinaria di CFT del 26 marzo scorso.
Si ricorda che CFT è a capo di un gruppo che disegna, progetta e produce macchinari, linee complete e sistemi chiavi in mano, principalmente per l’industria food &beverage.
La delibera di approvazione della fusione è soggetta alla condizione “risolutiva” rappresentata dall’avveramento di entrambe le seguenti condizioni: (a) l’esercizio del diritto di recesso, da parte di tanti soci che rappresentino almeno il 33% del capitale sociale e (b) il completamento del procedimento di liquidazione di tali soci mediante rimborso o annullamento di un numero di azioni pari o superiore al 33% del capitale sociale.
Agli azionisti che abbiano esercitato tale diritto di recesso sarà riconosciuto un corrispettivo in denaro pari a 10 euro per azione.
L’assemblea inoltre, in sede ordinaria, ha nominato (subordinatamente alla e con decorrenza dalla data di efficacia verso terzi della fusione) il Cda della combined entity composto da nove membri, nelle persone di Alessandro Merusi, Roberto Catelli, Livia Catelli, Adele Catelli e Martino Pozzi (di designazione degli azionisti di CFT) e Gino Lugli, Stefano Malagoli, Daniele Raynaud e Stefano Rossi (di designazione dei soci promotori di Glenalta). Daniele Raynaud e Stefano Rossi sono in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dallo statuto post fusione.
E’ stato altresì approvato (sempre subordinatamente alla e con decorrenza dalla data di efficacia verso terzi della fusione): un piano di incentivazione azionaria a favore di amministratori e dipendenti della combined entity; l’emissione di nuove azioni, senza incremento del capitale, al servizio di tale piano; l’autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni ordinarie proprie, al fine di dotare la combined entity di un’utile opportunità strategica di investimento per ogni finalità consentita, tra cui i piani di incentivazione a favore di amministratori e dipendenti.