Continua a correre l’indice Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale che registra un rialzo di 1,2 punti percentuali, in linea con il corrispondente indice europeo (+1,1%).
In una giornata con pochi spunti, si ha avuto un andamento invece contrastato per le Borse del Vecchio continente, con il Ftse Mib in rialzo dello 0,1 per cento.
Nel frattempo continua il rally delle quotazioni del greggio che anche nella giornata di ieri hanno aggiornato i propri massimi da novembre 2014. Poco dopo la chiusura, Wti e Brent scambiavano leggermente al di sotto di questi massimi, rispettivamente a 69,2 e 74,6 dollari al barile. Secondo indiscrezioni, l’OPEC vede ormai prossimo l’obbiettivo della riduzione delle scorte medie degli ultimi 5 anni, complice anche la riduzione di 1,1 milioni di barili evidenziata a sorpresa nei dati EIA pubblicati mercoledì.
La crescita del prezzo del petrolio influenza positivamente le blue chip Eni e Tenaris. La prima accelera nel finale chiudendo con un +1,3% a 16 euro, mentre la seconda avanza dello 0,6 per cento. Invariata invece l’altra big Saipem.
Fra le altre, Maire Tecnimont mette a segno la migliore performance del comparto (+3,8%). La società ha comunicato di aver raggiunto la soglia di sottoscrizione del prestito obbligazionario non convertibile fissata a 150 milioni.
Bene anche d’Amico (+1,2%), la cui assemblea dei soci ha approvato il bilancio 2017, mentre chiudono in negativo Saras (-1,7%) e Gas Plus (-1,5%) che ritraccia dopo il rally di mercoledì.