Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha chiuso quasi invariato (-0,1%) sostanzialmente in linea sia con il corrispondente europeo (flat) sia con il Ftse Mib (+0,1%).
L’andamento del principale indice milanese riflette anche l’atteggiamento di cautela degli investitori, dopo aver messo in secondo piano le tensioni delle ultime settimane grazie ai segnali distensivi nei rapporti fra Stati Uniti e Corea del Nord e tra America e Russia.
In risalita i rendimenti dei governativi europei, con il tasso sul Btp decennale che risale di quasi 7 punti base all’1,77% mentre lo spread con il Bund rimane pressoché invariato a 118 punti base.
Tra i titoli del settore utility e delle rinnovabili presenti nel Ftse Mib la migliore è stata A2A (+0,5%). Snam chiude flat (-0,1%) nonostante il consorzio composto dal colosso di San Donato, principale azionista con una quota del 60%, da Enagás (20%) e Fluxys (20%), si sia aggiudicato la gara per l’acquisto del 66% di DESFA, l’operatore ellenico nel settore delle infrastrutture del gas naturale.
Appena sotto la parità pure Enel, anch’essa con un -0,1%, su cui gli analisti di Ubs hanno pubblicato un report nel quale hanno lasciato invariato la raccomandazione positiva, cioè Buy, ma hanno migliorato il prezzo obiettivo a 6,15 euro dal precedente target price a quota 6,05 euro. Si segnala inoltre che Iberdrola avrebbe allo studio una nuova offerta su Eletropaulo.
Debole Italgas (-1,4%) la cui assemblea degli azionisti ha approvato il bilancio 2017 e dato il via libera alla distribuzione di un dividendo di 0,208 euro.
Tra le Mid ha fatto meglio Erg (+0,4%). Flat Iren (-0,1%), i cui soci hanno approvato il bilancio dello scorso esercizio e dato il proprio via libera alla proposta del consiglio di amministrazione di distribuzione di un dividendo di 0,07 euro per azione.
Infine tra i titoli delle società a minore capitalizzazione le migliori sono state Biancamano e Edison, entrambe con un +0,6 per cento.