Il saldo dividendo di 0,65 euro per azione incorpora una visione prospettica delle potenzialità di miglioramento della remunerazione degli azionisti. Lo ha detto l’ad di Atlantia, Giovanni Castellucci, intervenendo all’assemblea di venerdì scorso che ha dato l’ok al bilancio e alla cedola.
“Riteniamo che nei prossimi anni l’ammontare del dividendo possa continuare a crescere e un aumento del 10% a partire da oggi è un tasso sostenibile”, ha osservato Castellucci, ricordando che “quest’anno i dividendi sono stati incrementati del 26%” e che l’Italia resta il baricentro di Atlantia, che “non è una società finanziaria, ma un gruppo industriale con competenze su ingegneria, costruzioni, informatica, elettronica”.
Questa unicità “è la nostra forza e ci ha permesso, nel caso di Aeroporti di Roma, di mettere in campo con successo queste competenze allargate”. Sicuramente l’integrazione manageriale con la spagnola Abertis “sarà una sfida importante, dovremo creare un gruppo unico, con un linguaggio comune e una stima reciproca”.
Castellucci ha sottolineato che lavorare all’estero è difficile. “Spesso le aziende italiane non hanno le reti di protezione che altre geografie possono fornire, ma noi siamo abituati a difenderci con la correttezza dei nostri comportamenti”.