Moda – Settore in progresso (+0,7%), Ovs a picco (-30,3%)

Chiude in progresso dello 0,7% sui cinque giorni l’indice settoriale della moda, quasi a metà tra le performance dell’indice europeo di riferimento, in calo dello 0,5% e del Ftse Mib, in rialzo del 2,1 per cento.

In rialzo del 3,9% Moncler, che distribuirà un dividendo di 0,28 euro per azione. Alti e bassi per il titolo, che in avvio di ottava soffre il downgrade degli analisti di Mediobanca da Outperform a Neutral. Raccomandazione inversa invece da parte di Equita, che hanno alzato il tp da 32 a 36 euro.

Positivo anche Salvatore Ferragamo a +1,6%, in scia alle parole del presidente, che ha avviato un percorso di scelta per la nomina del nuovo Ad. L’assemblea ha deliberato la distribuzione di un dividendo di 0,38 euro per azione.

Luxottica ha chiuso in progresso dello 0,9 per cento. Sempre più vicina inoltre la fusione col colosso francese Essilor, che dovrebbe concludersi entro maggio, dopo l’ok delle autorità di Singapore e ancora in attesa del via libera da parte di quelle cinesi.

Tra le Mid cap, protagonista in negativo Ovs che, dopo la pubblicazione dei dati di bilancio 2017/18 chiuso con un utile netto reported di 5 milioni (106,5 milioni adjusted) per la contabilizzazione di oneri straordinari di 102 milioni, crolla nella seduta di giovedì del 32,1% toccando il minimo storico. Inutile il tentativo di rimbalzo avviato nella venerdì mattina. Il titolo perde sui cinque giorni il 30,3 per cento.

Calo decisamente inferiore per Geox (-1,5%). I soci in settimana hanno deliberato la distribuzione di un dividendo di 0,06 euro. 

Chiude poco sopra la parità Tod’s (+0,6%). La società distribuirà un dividendo di 1,40 euro per azione. Inoltre, è stata annunciata in settimana l’apertura di un nuovo store a Dubai.

Anche l’assemblea dell’ultima società del comparto Mid, Brunello Cucinelli (+0,2%), ha approvato il bilancio 2017, un dividendo di 0,27 euro ad azione (0,16 euro nel 2016) per complessivi 18,36 milioni, corrispondente ad un pay-out del 35,9% del risultato del gruppo (29,9% dello scorso anno).

In testa, tra le società a minore capitalizzazione, Safilo Group (+1,2%). La società ha subito il  downgrade del rating sul debito da parte di Moody’s.