Il Tribunale di Milano ha accolto il ricorso presentato da Tim e Vivendi. Lo si apprende da Bloomberg e da diverse fonti di stampa.
Il giudice ha quindi declinato la richiesta di integrazione dell’ordine del giorno presentata da Elliott. Il fondo Usa aveva chiesto di far votare nell’assemblea di domani, oltre al bilancio 2017 di Tim, la revoca immediata di sei consiglieri di amministrazione proposti da Vivendi, con la nomina di nuovi rappresentanti. Dunque ora Elliott non ha modo di portare avanti in assemblea la battaglia che considera più importante, ovvero quella del sopravvento sul gruppo francese dei media
Inoltre il prossimo 4 maggio si riunirà nuovamente l’assemblea degli azionisti, convocata proprio dai membri dimissionari del Cda per rinnovare il board. Vivendi, con il suo 23,9%, parte sicuramente in vantaggio, considerato che Elliott e Cdp insieme non arrivano al 20 per cento.
Importante sarà quindi la scelta dei fondi presenti nel capitale e degli altri azionisti. Ragione per cui Elliott si era messa in moto per raccogliere le deleghe per il meeting del 24 aprile. Un’operazione che dovrà far ripartire per l’assemblea del 4 maggio dopo la decisione. Le deleghe, infatti, valgono per la singola assemblea.