La Vigilanza della Bce non ha deciso ancora niente sul fronte delle misure relative allo stock di crediti deteriorati.
Secondo rumor di stampa, esiste la concreta possibilità che Francoforte non introduca nessun provvedimento aggiuntivo per ridurre lo stock di npl esistente nel caso le banche continuassero a mostrare ulteriori progressi in questa direzione, evitando così agli istituti di credito di effettuare accantonamenti aggiuntivi.
Le linee guida sullo stock (insieme a quelle sull’Addendum relativo agli npl di nuova formazione derivanti sia da prestiti nuovi sia esistenti), secondo quanto aveva annunciato l’Eurotower lo scorso ottobre, erano attese per marzo. Tuttavia, la stessa Bce avrebbe condotto un’analisi di impatto muovendosi in tal senso, dalla quale sarebbero emersi dei rischi per la stabilità del sistema finanziario. Il totale degli npl dell’Eurozona ammontano a 759 miliardi.
A maggio si terrà una riunione del Meccanismo di Vigilanza Unico della Bce presieduto da Danièle Nouy per discutere della questione, con un’eventuale decisione finale attesa per giugno. Le eventuali proposte sarebbero poi sottoposte a consultazione pubblica.
Non è da escludere a priori il rinvio della decisione fino alla divulgazione degli stress test, prevista per novembre.
A fine anno, inoltre, scadrà il mandato della stessa Nouy, per cui una decisione tanto delicata potrebbe slittare ulteriormente.
L’ipotesi più probabile è che per lo stock in essere sia portata avanti la vigilanza classica, con eventuali decisioni caso per caso, senza introdurre quindi obblighi comuni.