Nel primo trimestre 2018 Saipem ha evidenziato risultati sostanzialmente in linea con le attese, mostrando un Ebitda margin e un ros sostanzialmente invariati. Il fatturato è diminuito del 15,4% a 1,9 miliardi, l’Ebitda adj. del 16,4% a 214 milioni, con un margine dell’11, 2% (-10 bp), e l’Ebit adj. del 18% a 100 milioni, con un ros al 5,2% (-20 bp). Nella bottom line, la società ha consuntivato una perdita di 2 milioni dovuta anche a un maggiore tax rate. In calo invece l’indebitamento finanziario netto a 1.200 milioni. Confermati i target 2018.
Nel primo trimestre la società ha registrato nuovi ordini per 1.023 milioni, più del doppio rispetto al pari periodo del 2017,che hanno portato il portafoglio ordini a 11,5 miliardi, di cui 4,8 da realizzarsi nel 2018.
Il fatturato è invece diminuito del 15,4% a 1.915 milioni, soprattutto a causa delle performance deboli nei business E&C Offshore (-17,6%) e Drilling Offshore (-28,4%).
Nella gestione operativa, l’Ebitda adjusted (Ebitda al netto degli oneri non ricorrenti) ha evidenziato un calo del 16,4% a 214 milioni, con il relativo margine all’11,2% (-10 basis point), mentre l’Ebit adjusted è diminuito del 18% a 100 milioni, con un ros del 5,2% (-20 basis point).
La marginalità è rimasta sostanzialmente invariata rispetto al primo trimestre 2017, grazie a una maggiore efficienza dei costi evidenziata soprattutto nel Drilling Onshore, che mette a segno risultati operativi in crescita, e nell’E&C Offshore, dove l’Ebitda margin segna un balzo in avanti di 200 punti base.
La marginalità soffre invece nel Drilling Offshore che, pur rimanendo il settore con il rapporto più elevato, registra il calo più marcato per quanto riguarda il ros. Il business ha sofferto lo stallo di parte della flotta, con le piattaforme sommergibili Scarabeo 5 e Scarabeo 8 rimaste inattive nel primo trimestre.
Nella bottom line, il risultato netto dei soci è negativo di 2 milioni, rispetto ai 47 di utile del 2017, penalizzato anche da un maggiore tax rate e dai già citati maggiori oneri di riorganizzazione per 13 milioni.
A livello patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è diminuito di 96 milioni a 1.200 milioni, nonostante il pagamento del debito verso Sonatrach. Questo è stato possibile grazie ad una buona generazione di cassa (circa 130 milioni), frutto del controllo del capitale circolante e degli investimenti, pari a 32 milioni nel primo trimestre.
La società ha infine confermato quasi interamente la guidance per il 2018, che prevede ricavi a 8 miliardi, il margine dell’Ebitda adjusted superiore al 10% e investimenti tecnici per circa 0,5 miliardi. Rivisto invece il target dell’indebitamento finanziario da 1,1 a 1,3 miliardi, per effetto dell’acquisizione della Constellation che sarà contabilizzata durante il secondo trimestre.