L’assemblea degli azionisti di Tim si è conclusa ed ha confermato Amos Genish quale amministratore delegato, con il 97,86% del capitale presente che ha votato a favore. Lo si apprende da fonti di stampa, secondo cui, al momento del voto, era presente il 65,94% del capitale ordinario. Nelle ultime settimane il manager è stato al centro delle tensioni tra il fondo Elliott e l’azionista di maggioranza Vivendi.
La nomina scade con l’assemblea del 4 maggio. Il rappresentante del fondo Elliott, che attualmente detiene l’8,85% del capitale della società di tlc italiana, ha dichiarato che l’assemblea del 4 maggio per il rinnovo del Cda “farà voltare pagina alla società” che sta pagando una governance “inadeguata e necessita di un deciso cambio di rotta”.
Ad aprire i lavori è stato il vice presidente di Tim Franco Bernabè, che ha dato lettura del libro dei soci, dal quale è emerso che mentre le quote di Vivendi e del fondo americano sono rimaste stabili, rispettivamente al 23,94% all’8,85%, è cresciuta la partecipazione di Cassa Depositi e Prestiti, salita 4,78% di Tim rispetto al 4,26% dichiarato qualche giorno fa.