Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha chiuso con un +0,2% poco sopra il corrispondente europeo (-0,1%) ma sottoperformando il Ftse Mib (+0,6%).
L’andamento del principale indice milanese è stato parzialmente frenato dallo stacco dei dividendi da parte di alcune Big.
Nell’attesa dei risultati del 1° trimestre del 2018, a pesare ancora una volta sull’indice settoriale italiano il rialzo degli yield a livello mondiale con il Treasury statunitense che ha toccato il 2,99% per la prima volta dal 2014 mentre il Btp è avanzato all’1,79%, con uno spread rispetto al Bund che si è ridotto a 116 punti base.
Tra i titoli del settore utility e delle rinnovabili presenti nel Ftse Mib la migliore è stata Enel (+0,6%), relativamente alla quale si segnala che venerdì sera Iberdrola, attraverso la controllata Neoenergia, ha annunciato un rilancio a 29,4 reais (circa 7 euro), superando così l’ultima offerta presentata dal gruppo guidato da Francesco Starace, attraverso la controllata Enel Brasil Investimentos Sudeste. Inoltre si riporta che l’Authority brasiliana di Borsa, cioè la CVM, ha deciso che i gruppi interessati (Enel, Iberdrola, Energisa e State Grid China) all’acquisto del 100% del capitale della società paulista di distribuzione elettrica, dovranno presentare le proprie offerte nel corso di un’asta che si svolgerà il prossimo 18 maggio.
Debole invece Snam (-0,4%) la quale ha comunicato che nel periodo compreso tra il 19 e il 20 aprile 2018 ha comprato 758.755 azioni proprie al prezzo medio unitario di 3,8397 euro, per un controvalore complessivo di 2.913.427,37 euro. Inoltre starebbe valutando di presentare un’offerta, insieme alla statunitense EIG Global Energy e al fondo di Abu Dhabi e alla cinese Silk Road Fund, per comprare il 90% del capitale di Transportadora Associada de Gàs (Tag).
Tra le Mid ha fatto meglio Hera con un +0,5%. Poco sotto la parità Erg (-0,2%), i cui soci hanno approvato il bilancio di esercizio 2017 e la distribuzione di un dividendo di 1,15 euro per azione, di cui 0,40 euro a titolo straordinario.
Tra i titoli delle società a minore capitalizzazione la migliore è stata Gruppo Waste Italia con un +2,3 per cento.