Il Cda del gruppo del Biscione, riunito sotto la presidenza di Fedele Confalonieri, ha approvato il progetto di bilancio 2017, chiuso in netto miglioramento rispetto all’esercizio precedente che era stato reso anomalo dalla vicenda Vivendi. Nel complesso il 2017 ha generato risultati superiori al budget previsionale, con l’aumento della quota di mercato pubblicitario e il forte calo dei costi televisivi, elementi che hanno determinato la crescita del reddito operativo e il conseguente ritorno all’utile netto.
Nel dettaglio, i ricavi netti risultano stabili nel confronto a/a per 3.631 milioni, di cui 2,6 miliardi in Italia e 996 milioni milioni in Spagna. Decisivo per entrambi i Paesi l’impatto della raccolta pubblicitaria. In particolare, i ricavi nazionali pubblicitari televisivi sono cresciuti dello 0,4%, in controtendenza rispetto all’andamento del mercato, negativo dell’1,9 per cento.
La quota di mercato di Mediaset in Italia è stata pari al 38,3%, salita dello 0,8% rispetto al 2016.
Per quanto riguarda gli ascolti televisivi, in un panorama europeo sempre più competitivo e caratterizzato dalla presenza di nuovi operatori globali, le reti Mediaset migliorano gli ascolti rispetto al 2016, mantenendo la leadership sia in Italia sia in Spagna.
In Italia, Mediaset è leader sul target commerciale con il 33,8% di share in prima serata e il
33,3% nelle 24 ore. Canale 5 è cresciuta di 0,4 punti in prime time ed è stata la rete italiana più vista nel target commerciale sia in prima serata (16,5%) sia nelle 24 ore (15,9%).
L’Ebit è positivo per 316,5 milioni, con una netta inversione di tendenza (-189,3 milioni nel 2016), beneficiando del calo dell’11% dei costi operativi, in particolare di quelli legati alle attività televisive nazionali.
Si riducono del 76,7% gli oneri finanziari di gestione, passati da 85 a 20 milioni.
Dopo la contabilizzazione delle perdite di competenza di terzi per 123 milioni, emerge il cambio di segno del risultato netto di gestione, che registra un utile di 90,5 milioni contro una perdita di 294,5 milioni nel 2016, esercizio alterato dagli effetti negativi dalla vicenda Vivendi.
Al 31 dicembre 2017, l’indebitamento finanziario netto è salito a 1.392,2 milioni dal precedente 1.162,4 milioni a fine 2016. La variazione è stata determinata dalla distribuzione di dividendi a terzi per 175,6 milioni, dagli esborsi di cassa delle controllate Mediaset España ed EI Towers relativi a piani di riacquisto azioni proprie (149,5 milioni) e dagli investimenti a fronte di aggregazioni d’impresa, partecipazioni e altri asset strategici, quali Studio 71, LCN20, Radio Subasio, Radio Aut, operazioni di M&A del Gruppo EI Towers per complessivi 96,3 milioni.
Outlook 2018
Il mercato pubblicitario del primo bimestre 2018 ha segnato in Italia un andamento negativo rispetto al corrispondente periodo del 2017. I ricavi pubblicitari del gruppo Mediaset dell’intero 2018 si prevedono tuttavia in miglioramento anche a seguito dei diritti esclusivi di tutti i match del Mondiale di Calcio detenuti in entrambi i paesi di riferimento. La visibilità di mercato si mantiene comunque molto bassa, soprattutto in Italia a causa della perdurante incertezza politica.
Nel corso dell’esercizio saranno rafforzate le principali azioni previste dalle linee guida del
Piano “Mediaset 2020” con particolare focalizzazione sul controllo costi e sulla generazione di cassa.