Oil & Gas – Stop per il comparto, Saras la migliore (+2%)

Seduta in leggera flessione per l’indice Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale che lascia sul terreno lo 0,5 per cento, nonostante la risalita del petrolio sui massimi da novembre 2014. Positivo invece il corrispondente indice europeo in progresso di 0,9 punti percentuali.

Andamento contrastato per le Borse del Vecchio Continente con il Ftse Mib in leggero rialzo dello 0,2 per cento. Sul fronte macro, l’indice IFO di aprile ha evidenziato una diminuzione oltre le attese, confermando il rallentamento del ritmo di espansione economica dell’Eurozona.

Come sopra citato, riprendono a correre le quotazioni del greggio influenzate dalla possibilità di nuove sanzioni verso l’Iran e dall’atteso nuovo calo delle scorte Usa. Poco dopo la chiusura il Wti e il Brent scambiavano a 68,9 e 75 dollari/barile, dopo che nel corso della seduta hanno ritoccato i massimi da fine 2014 raggiunti la scorsa settimana.

Tornando all’azionario, fra le big positiva Tenaris (+0,7%) mentre evidenzia una leggera flessione dello 0,4 per cento Eni.

Calo più marcato invece per Saipem che registra un ribasso del 2,9 per cento dopo aver pubblicato in mattinata i risultati del primo trimestre. La società ha consuntivato aggregati in calo in linea con le attese, mantenendo però invariata la marginalità e riportando un’inaspettata riduzione dell’indebitamento.

Fra  le Mid Cap riparte Saras (+2%) mentre retrocede Maire Tecnimont (-1,6%) che terminava ieri l’offerta pubblica per il prestito obbligazionario non convertibile.

Infine, poco mosse attorno alla parità le Small d’Amico (+0,2%) e Gas Plus (-0,4%).