ll Ftse Italia Servizi Finanziari inizia l’ottava chiude con un leggero rialzo dello 0,3% e allineato all’omologo europeo (+0,3%), sostenuto dalla tenuta della buona verve del comparto bancario (+0,6%) e uniformandosi al Ftse Mib (+0,2%). Quest’ultimo mantiene un atteggiamento cauto in attesa delle prossime notizie sul fronte geopolitico internazionale e su quello commerciale, nonché su quello della politica interna per la formazione del nuovo governo. Il tutto anche in vista della riunione della Bce.
Seduta nel complesso incolore per i titoli del risparmio gestito, che riescono comunque a contenere le perdite nell’intorno dell’1 per cento. Chiude in controtendenza Fineco (+0,6%), che gode di una forte credibilità sul mercato grazie ai risultati raggiunti negli ultimi anni dal management.
Poste Italiane (+0,1%) prosegue l’andamento positivo dell’ultimo periodo, avendo acquistato una forte visibilità dopo la presentazione del nuovo piano industriale avvenuta quasi due mesi fa.
Consolida il rialzo Exor (+1,3%), che nelle ultime sedute ha beneficiato delle buone performance delle principali controllate quotate.
Nel Mid Cap poco mossa Banca Ifis (+0,1%), frenata lunedì dallo stacco della cedola da 1 euro.
doBank (+3,9%) continua il recupero, azzerando gradualmente il rosso accumulato da inizio 2018.
Altro balzo per MutuiOnline (+4,6%), supportata ancora dal closing dell’acquisto del 50% di Agenzia Italia.
Tra le Small Cap termina invariata Banca Intermobiliare, a pochi giorni dal closing della cessione della quota di controllo al fondo inglese Attestor.
Moderato progresso per Banca Sistema (+0,4%), il cui cda ha confermato Gianluca Garbi come Ceo.