ll Ftse Italia Banche termina con un calo dell’1,1% e in linea all’analogo europeo (-1,2%), appesantendo anche il Ftse Mib (-1%). Il tutto in una giornata caratterizzata da bassi volumi a causa della giornata festiva e in attesa della riunione odierna della Bce, nonché dell’esito del mandato esplorativo affidato al presidente della Camera, Roberto Fico, da parte del capo dello Stato, Sergio Mattarella, per verificare se esistono margini per creare un esecutivo.
Gli investitori, dunque, hanno approfittato della seduta di ieri per realizzare dei guadagni sul comparto dopo i recenti rialzi.
Le vendite colpiscono tutti i titoli del listino principale seppure con ribassi contenuti sotto il 2%, con la sola Ubi (+0,1%) che riesce a chiudere appena sopra la parità dopo che il Ceo Victor Massiah ha dichiarato che la banca intende raggiungere un npe ratio di circa il 9% entro fine 2019.
Nel Mid Cap su Popolare di Sondrio (-0,3%) scatta qualche realizzo dopo il forte rally dell’ultimo periodo, così come su Credem (-1,5%), reduce da due sedute positive consecutive.
Su Creval (-2,2%) proseguono le prese di beneficio iniziate dallo scorso lunedì, dopo la buona performance della settimana precedente.
Tra le Small Cap gli acquisti premiano nuovamente Carige (+1,1%), che seguono gli ultimi rialzi in seguito alle parole dell’azionista Raffaele Mincione sul fatto che l’istituto potrebbe valere il doppio o anche il triplo se accettasse di essere acquistata.