Deutsche Bank – Gli analisti ancora scettici sul colosso tedesco

Ancora tagli, soprattutto del personale, e la rinuncia dell’ambizione di diventare la principale banca d’affari del Vecchio Continente e a competere con le big Usa in una prospettiva mondiale. Il tutto per concentrarsi sul mercato domestico e, nel corporate e investment banking, per limitare le propria assistenza alle large corporate tedesche. Un ridimensionamento delle aspirazioni per cercare di arrivare a un livello di redditività accettabile per i propri azionisti.

E’ questo il messaggio lanciato dal nuovo amministratore delegato delle principale banca tedesca, Christian Sewing, chiamato a risollevarne le sorti dopo che neppure il precedente Ceo, l’inglese John Cryan specializzato in ristrutturazioni, era riuscito nell’opera in tre anni di lavoro.

Un messaggio di rilancio, accompagnato però dall’ennesimo annunciato di risultati deludenti del gruppo, che nel primo trimestre ha registrato un utile netto inferiore del 79% rispetto all’analogo periodo del 2016 e inferiore alle attese del mercato.

Il titolo Deutsche Bank alla borsa di Francoforte, dopo un’apertura in calo, ha evidenziato un piccolo recupero per poi tornare attorno alle ore 11:45 flat al prezzo di 11,99 euro.

Molti si chiedono se a questo punto la principale banca tedesca abbia toccato il fondo e si apra un periodo positivo per il titolo. Ma gli analisti sono ancora cauti. I primi report usciti dopo l’annuncio della trimestrale, secondo quanto riportato da Bloomberg, evidenziano tre giudizi negativi (‘underperform’) e 5 giudizi neutri. La media dei target price dei report usciti dopo la pubblicazione è pari a 11,48 euro, inferiore al target price medio di tutto il panel considerato da Bloomberg pari a 12,44 euro.

Nel grafico seguente riportiamo l’andamento del titolo Deutsche Bank negli ultimi 12 mesi.