Mercati – Frazionali rialzi prima di Draghi, Ftse Mib +0,4%

Lieve intonazione positiva per i listini del Vecchio Continente prima delle delibere della Bce e soprattutto della successiva conferenza stampa di Mario Draghi. A mezzogiorno il Ftse Mib di Milano guadagna un modesto 0,4%, sostanzialmente in linea con il Cac 40 di Parigi (+0,4%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,4%). In frazionale rialzo anche il Dax di Francoforte (+0,2%) e il Ftse 100 di Londra (+0,2%), poco distanti dalla parità così come i futures sugli indici americani.

Oltreoceano il focus resta sulle trimestrali, con i conti di Amazon previsti oggi, in attesa del dato di domani sul Pil americano. Sullo sfondo permangono gli interrogativi legati ai tassi di interesse e al raggiungimento della soglia del 3% da parte del T-Bond, mentre in Europa l’attenzione è tutta per il meeting della Bce.

Improbabile che ci siano novità rilevanti dall’Eurotower prima delle riunioni di giugno o addirittura luglio, ma gli operatori rimangono all’erta per cogliere eventuali segnali di prossime modifiche alla politica monetaria. Il tutto alla luce dei recenti dati macro, che hanno evidenziato un parziale rallentamento dell’espansione economica dell’Eurozona.

Intanto nel comparto obbligazionario si registra una discesa generalizzata dei rendimenti, con il Btp all’1,74% separato da uno spread di 113 punti base dal Bund.

Sul Forex il dollaro mantiene quasi invariate le posizioni di forza costruite nelle ultime sedute. L’euro si riporta a 1,218 ma resta sotto la soglia di 1,22 mentre il cambio fra biglietto verde e yen si attesta a 109,3, alla vigilia del meeting della Bank of Japan.

Tra le materie prime, l’oro è poco mosso a 1.323 dollari l’oncia, mentre avanzano leggermente le quotazioni del petrolio, con Wti e Brent rispettivamente a 68,4 e 74,6 dollari al barile. Il tutto in attesa di capire se Trump abbandonerà l’accordo sul nucleare iraniano, applicando nuovamente le sanzioni al Paese mediorientale, che potrebbe ridurre le esportazioni.

Tornando a Piazza Affari, MEDIASET svetta tra le big cap con un rialzo del 3,5 per cento. Ben intonate BPER (+1,3%) e BANCO BPM (+1%) tra le banche, oltre a BREMBO (+1,2%) e GENERALI (+1,1%).

In rialzo TENARIS (+0,8%) che oggi riunisce il Cda per l’approvazione dei dati contabili ed ENI (+0,9%), che diffonderà i risultati domattina, mentre FCA (+0,1%) è poco mossa prima della trimestrale in uscita oggi.

Pressoché invariata anche ENEL (+0,2%) che ha alzato l’offerta su Eletropaulo a 32 reais per azione mentre scattano i realizzi su STM (-1%) dopo la performance positiva di ieri in scia ai risultati e all’outlook sul secondo trimestre.