Seduta debole per l’indice Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale che retrocede di 1,2 punti percentuali, sovraperformando leggermente il corrispondente indice europeo (-1,5%).
Giornata negativa anche per le Borse del vecchio continente con il Ftse Mib che lascia sul terreno l’1 per cento.
In calo le quotazioni del greggio, con Wti e Brent che poco dopo la chiusura scambiano rispettivamente a 67,9 e 73,7 dollari al barile. L’andamento è stato influenzato dalla proposta del presidente francese Macron a quello americano Trump per un nuovo accordo sul nucleare con l’Iran. Inoltre i dati EIA hanno evidenziato un aumento di 2,2 milioni di barili delle scorte Usa nella scorsa settimana, contro il calo di 1,6 milioni atteso dagli analisti.
In questo scenario, in calo le tre big Eni (-1,1%), Tenaris (-2,2%) e Saipem (-3,8%). Quest’ultima ha incassato due revisioni del rating dopo i conti pubblicati ieri: l’upgrade da “hold” a “add” di Banca Imi e il downgrade da “hold” a “underweight” di Jefferies.
Tra le Mid Cap, invariata Maire Tecnimont che ha concluso l’offerta pubblica per il prestito obbligazionario non convertibile raccogliendo 165 milioni, mentre Saras chiude in rialzo frazionale dello 0,3 per cento.
Infine, tra le società a minore capitalizzazione, in calo sia d’Amico che Gas Plus, rispettivamente di 1,6 e di 1,2 punti percentuali.