Nokia, multinazionale finlandese produttrice di apparecchiature per telecomunicazioni, ha chiuso il primo trimestre con ricavi pari a 4,9 miliardi, in flessione del 9% rispetto al pari periodo dello scorso anno scontando un tasso di cambio sfavorevole. Un dato inferiore del 3,5% rispetto alle attese degli analisti raccolte da Bloomberg che avevano previsto ricavi pari a 5,1 miliardi.
Nei primi tre mesi dell’anno in corso il gruppo ha riscontrato un rallentamento delle vendite in America del Nord, malgrado la crescita della domanda a livello mondiale. Il conto economico si è chiuso con una perdita netta di 270 milioni, quasi dimezzata rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
In attesa delle sempre più vicine implementazioni della rete 5G, Rajeev Suri, Ceo di Nokia, ha dichiarato “abbiamo chiara visibilità delle operazioni per le installazioni commerciali su larga scala negli Stati Uniti nella seconda metà dell’anno”.
Si segnala infine che Nokia, lo scorso dicembre, ha firmato un accordo con Huawei per lo sfruttamento dei brevetti da parte del gigante cinese delle telecomunicazioni. Si tratta di una partnership pluriennale, che dovrebbe garantire a Nokia ben 250 milioni di euro all’anno. Il suddetto accordo segue quello a giugno 2015 con LG per la concessione di licenze sui brevetti, mentre è più recente invece la partnership con Xiaomi, ufficializzata a luglio 2017.
L’azienda finlandese cerca dunque di sfruttare il proprio portfolio brevetti che, soprattutto nel campo delle infrastrutture di rete, rappresentano ancora un asset fondamentale. L’obiettivo rimane sempre lo stesso, ovvero ritornare a recitare un ruolo da protagonista nel settore smartphone.