Intorno alle 11:20 i listini europei viaggiano contrastati, con il Ftse Mib in calo dello 0,7%, il Cac 40 di Parigi (+0,1%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,1%) sostanzialmente invariati e il Dax di Francoforte (+0,6%) e il Ftse 100 di Londra (+0,5%) in frazionale rialzo. Intanto i futures sugli indici americani viaggiano poco distanti dalla parità.
Sul fronte macro, in attesa del Pil statunitense in uscita oggi pomeriggio, sono stati diffusi i dati sul Pil del primo trimestre di Regno Unito (+0,1% mensile, +1,2% annuo) e Francia (+0,3% m/m, +2,1% a/a), entrambi in rallentamento, e quelli sulla disoccupazione tedesca, stabile al 5,3 per cento. In Francia sono stati resi noti anche i numeri sui prezzi al consumo di aprile , sostanzialmente in linea con le aspettative (+1,8% il dato annuo armonizzato UE). In Italia i prezzi al consumo di marzo hanno segnato un’accelerazione (+0,4% m/m, +2,4% a/a) mentre nell’Eurozona la fiducia dei consumatori è rimasta invariata a 0,4 punti.
Sul Forex prosegue l’indebolimento dell’euro, che scende sotto quota 1,21 nei confronti del dollaro dopo le parole di ieri di Draghi, che hanno dipinto un quadro economico europeo meno brillante rispetto agli ultimi mesi, di cui la Bce dovrà inevitabilmente tenere conto per le scelte di politica monetaria. Poco mosso invece il cambio fra biglietto verde e yen, in area 109,4, in seguito alla riunione della Bank of Japan in cui, come ampiamente previsto, l’istituto centrale nipponico ha mantenuto inalterati i propri stimoli monetari.
Tra le materie prime l’oro resta poco mosso a 1.318 dollari l’oncia, così come le quotazioni del petrolio, con Wti e Brent rispettivamente in area 68 e 74,6 dollari al barile.
Prosegue il calo dei rendimenti sull’obbligazionario, in scia alle delibere della Bce e alla discesa del T-Bond sotto il 3 per cento. In Italia il tasso sul Btp decennale cala a 1,73%, separato da uno spread di 116 punti base. Il tutto mentre proseguono le trattative per la formazione di un governo, mentre in serata ci sarà la revisione del rating del Belpaese da parte di S&P.
A Piazza Affari perdono terreno soprattutto FCA (-2,2%) che si rimangia i guadagni di ieri in scia ai conti, UNICREDIT (-1,6%) e LEONARDO (-1,3%) mentre avanza MONCLER (+1,4%).
Poco mossa CNH (-0,1%) che in attesa della pubblicazione della trimestrale oggi ha annunciato l’intenzione di dare avvio al suo nuovo programma di buy back da 700 milioni di dollari.
Sottotono ENI (-1%) e TENARIS (-1,2%) dopo i risultati del primo trimestre, in ribasso pure LUXOTTICA (-1,1%) che questa sera a mercati chiusi pubblicherà i dati sull’andamento dei ricavi.