ll Ftse Italia Banche termina con un moderato rialzo dello 0,5% e in direzione opposta all’analogo europeo (-0,1%), supportando anche il Ftse Mib (+1%). Gli investitori preferiscono mantenere una posizione in attesa ma con sentiment positivo, dopo che nella riunione di ieri della Bce e dalle successive dichiarazioni del presidente Mario Draghi non sono emerse novità di rilievo (la guidance sui tassi e sul Qe è rimasta invariata).
Sul fronte politico, prevale ancora l’incertezza sulla formazione di un nuovo esecutivo dopo le consultazioni effettuate con Pd e Movimento 5 Stelle dal presidente della Camera, Raffaele Fico.
Tiene botta dunque il comparto bancario, sostenuto anche dalle attese positive sulle trimestrali ormai imminenti (8-11 maggio).
Gli acquisti premiano quasi tutti i titoli del listino principale con rialzi nell’intorno dell’1% a partire da Banco Bpm (+1,1%), beneficiando anche della conferma della raccomandazione di acquisto da parte di diversi broker. In controtendenza la sola Mediobanca (-0,2%).
Nel Mid Cap su Popolare di Sondrio (-0,3%) proseguono le lievi prese di beneficio, dopo la corsa delle ultime settimane. Termina flat Credem, con il mercato che resta sempre in attesa di novità sul fronte delle potenziali aggregazioni.
Su Creval (+2,2%) tornano gli acquisti, dopo che il presidente Miro Fiordi ha ribadito che la banca sta andando avanti con l’implementazione del piano strategico, anche in vista di un possibile merger. Inoltre, il manager ha sottolineato che la banca sta lavorando alla riforma della governance, visto dopo la ricapitalizzazione è di fatto diventata una public company data la prevalenza degli investitori istituzionali nel capitale.
Tra le Small Cap si mette in luce Banca Profilo (+2%), che beneficia della recente acquisizione di Dynagest da parte della controllata svizzera.