Il gruppo ha chiuso i primi tre mesi dell’esercizio con ricavi delle attività industriali in crescita del 19% a 6,3 miliardi (+11% a cambi costanti) grazie al contributo positivo di tutti i segmenti di attività.
In forte aumento anche l’Ebitda adjusted delle attività industriali, che ha segnato un +40% a 547 milioni con una marginalità all’8,7% (+130 punti base), e l’Ebit adjusted, balzato dell’85% a 261 milioni con un’incidenza sul fatturato al 4,1% (+150 punti base).
L’utile netto adjusted passa da 55 milioni a 204 milioni, mentre l’indebitamento netto industriale, rispetto al 31 dicembre 2017, è aumentato di circa 1 miliardi a 1,9 miliardi per effetto della normale stagionalità nel capitale di funzionamento.
In seguito ai forti risultati del primo trimestre, gli obiettivi per l’intero anno sono stati aumentati al limite superiore dell’intervallo, con ricavi delle attività industriali a circa 28 miliardi e il risultato diluito per azione adjusted tra 0,65 e 0,67 dollari. Confermato il target sull’indebitamento tra 0,8 e 1 miliardo di dollari.
Buona reazione del titolo a Piazza Affari, che poco prima delle 15:00 accelera al rialzo segnando un +4,8% in area 10,27 euro, rispetto al -0,3% del Ftse Mib.