Il gruppo diffonderà oggi i risultati relativi dei primi tre mesi dell’esercizio. Secondo il consensus raccolto da Bloomberg, i ricavi delle attività industriali dovrebbero aumentare del 10,8% a circa 6 miliardi, sostenuti dal buon andamento sia nel settore delle macchine agricole che in quello dei veicoli commerciali.
Nonostante volumi leggermente superiori rispetto al primo trimestre 2017, l’utile operativo è atteso in crescita del 47% a 322 milioni, con una marginalità al 5,4% (+130 punti base), grazie a un miglioramento del price/mix.
L’utile netto adjusted dovrebbe più che raddoppiare a 141 milioni, per effetto della buona performance operativa e dei benefici fiscali derivanti dalla riforma fiscale Usa.
Da oggi, inoltre, saranno effettive le dimissioni del ceo Richard Tobin, mentre nel corso della conference call potrebbero emergere novità su un futuro spin-off del brand Iveco.
Si ricorda che per l’intero esercizio Cnh prevede ricavi delle attività industriali tra 27 e 28 miliardi, un risultato diluito per azione adjusted tra 0,63 e 0,67 dollari e un indebitamento netto industriale tra 0,8 e 1 miliardo.
La domanda mondiale di macchine per l’agricoltura è prevista in tutte le aree geografiche da stabile a in aumento del 5% in meda. La domanda delle macchine per le costruzioni è prevista in crescita del 5-10% in LATAM e APAC, mentre da relativamente stabile a leggermente in aumento in EMEA e NAFTA. La domanda di veicoli commerciali, infine, è attesa in crescita di circa il 15% in LATAM e da stabile a leggermente in diminuzione in EMEA e APAC.
