Il board Poste Italiane chiederà all’assemblea ordinaria del prossimo 29 maggio l’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie per un massimo di 65,3 milioni di azioni ordinarie, pari a circa il 5% del capitale, con un esborso fino a 500 milioni.
L’acquisto di azioni proprie – recita la nota diffusa dal gruppo – “sarà consentito per 18 mesi a decorrere dalla data di autorizzazione; non è invece previsto alcun limite temporale per la disposizione delle azioni proprie acquistate”.
Poste Italiane al momento non possiede azioni proprie in portafoglio, neanche tramite controllate.
Inoltre, l’assemblea, nella parte straordinaria, dovrà deliberare sulla rimozione del vincolo di destinazione al patrimonio BancoPosta dell’insieme di attività, beni e rapporti giuridici costituenti il ramo d’azienda inerente la monetica e i servizi di pagamento, nonché l’apporto di nuovi mezzi patrimoniali da parte di Poste Italiane, per un ammontare di 210 milioni, al patrimonio BancoPosta. La Banca d’Italia ha autorizzato tali operazioni.