Microsoft ha chiuso il terzo trimestre dell’esercizio fiscale con ricavi e utile netto sopra le attese, trainati dall’ennesima ottima performance dei servizi di cloud computing, su cui si stanno concentrando i maggiori sforzi e che riguardano tutte le divisioni del colosso di Redmond.
I ricavi sono saliti del 16% a 26,8 miliardi di dollari, contro una stima di 25,8 miliardi, mentre l’utile netto si è attestato a 98 centesimi per azioni (+35%) a fronte di 85 centesimi previsti in media dagli analisti.
Microsoft beneficia in particolare del continuo sviluppo di servizi “intelligent cloud”, che hanno generato ricavi in aumento del 17% a 7,9 miliardi di dollari. In particolare spicca la performance della soluzione Azure, che permette ai clienti di far girare le proprie applicazioni e immagazzinare dati sui data center di Microsoft. Il business di Azure ha visto un incremento del 93%, mantenendo un tasso di sviluppo sostenuto che si protrae ormai da oltre 10 trimestri, anche se gli ultimi risultati periodici avevano evidenziato un incremento del 98% e forse questo piccolo rallentamento ha un po’ deluso gli operatori.
Bene anche il segmento della produttività di business, che ha al proprio interno Office e LiknedIn, in progresso del 17% a 9 miliardi di dollari. I ricavi del social network per il mondo del lavoro sono cresciuti del 37% mentre Office 365 ha riportato un aumento del 42 per cento. Infine, il settore dei personal computer, che comprende Windows, i pc e tablet e i giochi è cresciuto del 13% a 9,92 miliardi di dollari.
Dopo la flessione dell’1% nell’after-market di ieri il titolo guadagna il 3,5% nel pre-market odierno.