In progresso dello 0,7% l’indice settoriale della moda nell’ottava dal 23 al 27 aprile, sostanzialmente in linea all’andamento registrato dal listino principale (+0,4%) e al di sotto dell’1,3% del corrispondente indice europeo di riferimento.
Quest’ultimo è stato trainato dal forte rialzo del 10% sui cinque giorni di Kering, in seguito alla pubblicazione del dato sui ricavi del primo trimestre, saliti a 3,1 miliardi (+ 27,1% a cambi correnti) spinti dal progresso del 47,8% a 1,8 miliardi delle vendite a marchio Gucci.
Arretra del 2,2% sui cinque giorni Luxottica, sempre più vicina alla fusione con Essilor, che ha realizzato nel 1Q18 ricavi per 1,8 miliardi (+3,8% a cambi costanti e -5,6% a cambi correnti). La società italiana numero uno dell’occhialeria, ha comunicato venerdì sera a mercati chiusi il dato relativo ai ricavi del primo trimestre 2018, per la quale gli analisti stimano una contrazione dell’8,8%, rispetto al pari periodo dello scorso anno, a 2,174 miliardi.
Tonica la settimana per il titolo della maison del lusso Ferragamo (+3,1%). L’andamento del titolo ha beneficiato del rialzo di target price a 21,4 euro da parte degli analisti di Bryan Garnier. Gli analisti si dicono comunque cauti, in attesa dei primi riscontri sull’andamento del gruppo dopo la scelta di Micaela Le Divelec come direttore generale.
Tra le Mid Cap, chiude intorno alla parità Ovs (+0,6%). Il titolo è comunque precipitato parecchio sotto il livello di 4,1 euro della quotazione del 2015. Inoltre, i downgrade degli analisti hanno in parte neutralizzato eventuali segnali di ripresa in avvio di settimana, con i tagli sul tp di circa il 50 per cento.
In luce invece Tod’s (+2,3%). Indiscrezioni apprese da Il Sole 24 Ore parlano di un possibile interesse per l’acquisto da parte di fondi di private equity del marchio Fay per 200 milioni circa.
In altalena nella settimana il titolo della scarpa che respira (-2,5%), dopo il downgrade a Hold degli analisti di Kepler Cheuvreux.
Tra le società a minore capitalizzazione, Piquadro sale dello 0,5% dopo la pubblicazione dei dati preliminari sui ricavi d’esercizio 2017/2018, cresciuti del 28% a 98 milioni circa.
Chiude in territorio positivo a +3,2% Basicnet dopo la pubblicazione dei dati sulle vendite del primo trimestre 2018, con le vendite degli aggregati licenziatari a 208 milioni.
Positiva l’ottava anche per Csp International (+1%). Il board ha presentato il progetto di bilancio 2017, chiuso con ricavi sostanzialmente stabili, a causa della riduzione delle vendite in Francia, mercato di punta del business del gruppo.