Nell’assemblea degli azionisti, chiamata ad approvare i conti 2017 e a rinnovare gli organi sociali per un triennio, la cordata di Shareholder Value Management (Svm), che comprendeva anche i libici di Bousval e i tedeschi di Axxion, ha battuto nettamente la Fiber 4.0 di Raffaele Mincione.
Si è quindi affermata la lista guidata dal presidente uscente Dario Pardi che includeva anche l’amministratore delegato Federico Protto, entrambi confermati nei rispettivi ruoli. Si ricorda che Dario Pardi e Federico Protto sono gli autori del rilancio del gruppo tlc, che nell’assemblea di ieri ha anche approvato la distribuzione del primo dividendo della storia.
Terminato il braccio di ferro tra gli azionisti per conquistare il Cda, ora è il momento di mettere da parte le divergenze per far lavorare il board con serenità. È il messaggio del presidente di Retelit Dario Pardi, appena riconfermato, che ha poi aggiunto: “Il nostro piano è orientato ad allargare le capacità di partnership e l’accordo con Open Fiber dimostra che è iniziata una nuova era”.
Dopo gli ultimi tre anni di risanamento, il gruppo specializzato su servizi e infrastrutture della banda larga si guarda intorno per crescere non solo in modo organica ma anche per acquisizioni, come peraltro indicato dal piano industriale 2018-22 messo a punto dal management e dai prospetti di Svm. L’obiettivo è quello di diventare appunto l’attore di riferimento per il consolidamento del settore.
“Individueremo dei target, alcuni li abbiamo già” ha infatti confermato l’Ad Federico Protto a margine dell’assemblea, delineando poi gli identikit dei potenziali target per acquisizioni: “Operatori infrastrutturali locali, nazionali per accelerare sul mercato business e operatori che ci aiutino a completare il nostro portafoglio prodotti, nell’IT, cybersecurity o fintech”.
Solo in una seconda fase Retelit guarderà oltre confine: “l’espansione territoriale non è la nostra priorità anche se vorremmo accelerare anche lì” aggiunge il Ceo.
Senza fare nomi, Protto ha infine anticipato l’annuncio a breve di un nuovo contratto con un importante partner asiatico.