Il Cda di Reno de Medici ha approvato il resoconto intermedio di gestione del trimestre chiuso il 31 marzo 2018.
Nel periodo il gruppo ha visto un miglioramento generale caratterizzato da una crescita del fatturato e da una più che proporzionale crescita della redditività. In particolare i ricavi consolidati si sono attestati a 158 milioni (+5,5% a/a), principalmente grazie allo sviluppo del business WLC (White Lined Chipboard, ossia il cartoncino patinato da imballaggio su base riciclata) sostenuto da prezzi medi di vendita maggiori rispetto allo stesso periodo del 2017, e grazie al consolidamento di PAC Service, attiva nel settore del taglio e della lavorazione del cartoncino che ha contribuito ai ricavi per 5,6 milioni ante elisioni Intercompany.
In termini di area geografica, l’Italia rappresenta il 31,6% delle vendite totali e ha registrato un incremento dell’8,3% a/a delle medesime. Il fatturato del resto d’Europa pesa il 56% sul giro d’affari del gruppo, ed è stato pari a 88,2 milioni (+ 5% a/a). Al di fuori dell’Unione Europea le vendite si attestano a 19,5 milioni (+0,8% a/a).
L’Ebitda è raddoppiato a 18,1 milioni (+98,6% a/a) favorito dal miglioramento del mix di vendita, dall’efficientamento produttivo e gestionale, dalla riduzione dei costi complessivi delle materie prime nel segmento WLC e dal contenimento dell’aumento dei costi energetici. Inoltre il contributo apportato da PAC Service è stato pari a 592mila euro.
L’Ebit, invece, risulta più che triplicato fissandosi a 12,8 milioni dai 3,6 milioni del pari periodo di confronto.
La gestione finanziaria consuntiva oneri netti pari a circa 0,7 milioni in linea con il primo trimestre dell’anno precedente.
Si evidenzia invece un balzo dei proventi da partecipazioni a 3,2 milioni dai 0.4 milioni dei primi tre mesi del 2017. Reno De Medici, che già possedeva una partecipazione al 33,33% in PAC Service, a dicembre 2017 ha infatti acquisito il restante 66,67%% con decorrenza 1° gennaio 2018.
Le imposte sono passate da 0,8 milioni a 2,4 milioni, con un tax rate sceso dell’8 per cento.
Il conto economico si chiude con un utile netto dei soci pari a 13 milioni, in aumento dai 2,5 milioni del pari periodo del 2017.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto diminuisce di 2,5 milioni fissandosi a 41,5 milioni, grazie alla positiva generazione di cassa operativa netta per circa 8 milioni, parzialmente assorbita per 2,3 milioni dal saldo finale di un investimento effettuato negli anni precedenti e per un importo peri a circa 3 milioni a dall’effetto contabile del consolidamento di PAC Service.
In merito all’evoluzione futura del gruppo per l’anno corrente, l’Amministratore Delegato di Reno De Medici, Michele Bianchi, ha sottolineato che “Guardando al prosieguo dell’esercizio, sono ottimista relativamente al buon andamento del Gruppo, considerata la forte focalizzazione sull’ottimizzazione ed efficientamento della produzione, della pianificazione e allocazione dei volumi, in una logica integrata tra i vari impianti produttivi, e sulla costante attenzione al mix di vendita e geografico improntato ad un rafforzamento delle performance aziendali. Alla luce della rinnovata impostazione organizzativa e di un orientamento ad un upgrade del servizio a 360° per soddisfare le esigenze dei clienti, in linea con la Vision di Gruppo “Partner of Choice”, sono confidente che continueremo nel percorso di posizionamento strategico in modo da mitigare l’impatto della volatilità del contesto macroeconomico, stante 2 segnali di affievolimento della crescita della domanda e di un innalzamento del costo delle materie prime già in atto per le tipologie di miglior qualità”.