Poco prima delle 16:00 i principali listini europei proseguono la seduta in rialzo mentre Wall Street ha aperto sulla parità in attesa delle delibere del Fomc. Il Ftse Mib di Milano avanza dell’1,2%, sui massimi da ottobre 2009 in area 24.200 punti e sostanzialmente in linea con l’Ibex 35 di Madrid (+1,1%), mentre il Dax di Francoforte guadagna l’1,6 per cento. Più arretrati il Ftse 100 di Londra e il Cac 40 di Parigi, rispettivamente a +0,4% e +0,3 per cento.
Giornata ricca di appuntamenti macroeconomici, fra cui spiccano i dati in linea con le attese sul Pil dell’Eurozona (+0,4% su base congiunturale e +2,5% annuo nel primo trimestre 2018) e la stima Adp sul mercato del lavoro americano (204 mila nuovi impieghi rispetto ai 198 mila previsti dagli analisti e ai 228 mila di marzo).
Per l’Eurozona si segnalano anche il tasso di disoccupazione di marzo stabile all’8,5% e il Pmi manifatturiero di aprile ai minimi degli ultimi 13 mesi. In Italia il Pil è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dell’1,4% in termini tendenziali, la disoccupazione è rimasta invariata all’11% e l’attività manifatturiera ha subito l’ennesima frenata.
Scarsi movimenti sul Forex, con il cambio euro/dollaro in area 1,2 e il dollaro/yen a 109,8 in attesa che si concluda il meeting della Fed. Gli operatori non si attendono un rialzo dei tassi di interesse, ma cercheranno segnali sulle future mosse di politica monetaria, dopo che i recenti dati macro hanno sì confermato il buono stato di salute dell’economia americana, ma anche la risalita dell’inflazione verso il livello obiettivo e un parziale indebolimento della fiducia. Dinamiche che potrebbero portare l’Istituto centrale americano ad aumentare i tassi di interesse altre tre volte quest’anno invece delle due previste, a partire dal prossimo appuntamento di giugno.
Tra le materie prime l’oro torna in area 1.306 dollari l’oncia e le quotazioni del petrolio flettono con Wti e Brent rispettivamente a 67,2 e 72,7 dollari al barile in attesa dei dati Eia sulle scorte Usa.
Sull’obbligazionario, infine, il rendimento del decennale italiano cala leggermente, in controtendenza con gli altri governativi europei, portandosi all’1,76%, separato da un differenziale con il Bund tedesco di 118 punti base.
A Piazza Affari brilla STM (+5,6%) in seguito ai risultati oltre le attese di Apple (+3,6%). In evidenza anche BREMBO (+5,3%), RECORDATI (+3,8%) e FERRARI (+3,6%), oltre a FCA (+2,7%) dopo l’aumento a sorpresa delle vendite statunitensi ad aprile e in attesa dei numeri sul mercato italiano.
Ben intonate anche TELECOM (+2,6%), che si avvicina all’assemblea del 4 maggio e TENARIS (+2,5%) sui massimi da circa un anno, mentre Kepler Cheuvreux ha rivisto il target price a 13,5 euro da 13 euro confermando il giudizio ‘hold’.
Tra i bancari guadagna terreno BANCO BPM (+1,6%), che potrebbe stringere alleanze sul fronte degli Npl con alcuni fondi e operatori, con operazioni simili al deal Intesa-Intrum. Contrastate le utilities, con A2A (-0,8%) e ITALGAS (-0,9%) sottotono ed ENEL a +0,9% mentre fra i petroliferi viaggia poco mossa ENI (+0,4%) che si è aggiudicata il 100% del blocco esplorativo di East Ganal in Indonesia.