L’apertura di Wall Street ripete la partenza incerta della prima seduta settimanale, ma i listini riescono a recuperare nella seconda parte della giornata grazie alla buona intonazione del settore tecnologico (+2,3%) che trascina sia il Nasdaq (+0,9%) che lo S&P500 (+0,3%) in positivo. In calo solo il Dow Jones (-0,3%) che contiene, tuttavia, l’iniziale discesa di 350 punti a solo sessanta.
In calo il VIX del tre per cento a 15.50 dopo aver raggiunto un picco intraday di 16.80.
In evidenza Apple (+2,3%), Google e Microsoft (+1,5%) ed il settore dei semiconduttori con l’indice SOX in rialzo del 1,7%.
In after hours, il titolo del produttore di Iphones sale del 3,5% in seguito ad una trimestrale in linea con le attese che scavalca le incertezze di un possibile calo nella vendita degli smatphones della società di Cupertino. In aggiunta, la società ha comunicato che investirà altri 100 miliardi di dollari tra buybacks e dividendi, notizia molto gradita dal mercato.
Crollano, invece, le azioni del social network Snapchat (-15%), sull’onda di risultati di crescita più contenuti rispetto alle attese.
Dollaro protagonista di tutta la seduta e dell’iniziale debolezza dei listini azionari. Il biglietto verde sale fino a quota 1,199 nei confronti della moneta unica.
Debole, invece, il petrolio che perde l’1,8% a 67,2 dollari al barile allontanandosi dai massimi degli ultimi tre anni.
In attesa della riunione odierna della Fed, sul mercato obbligazionario riprendono a salire i rendimenti con la scadenza decennale che avanza di quattro basispoints al 2,98% e quella biennale di uno al 2,51% nuovo record dal 2008.