ll Ftse Italia Servizi Finanziari inizia la settimana con una crescita dello 0,5% e in direzione opposta all’omologo europeo (-0,1%), supportato tenuta del comparto bancario (+0,2%) e uniformandosi al Ftse Mib (+0,2%). Quest’ultimo è in parte rallentato dalla concreta possibilità che non avverrà la creazione di un nuovo governo, dato che i partiti non riescono ad arrivare ad un punto d’incontro. Inoltre, il leader del M5S, Luigi Di Maio, ha chiesto di tornare a votare il prossimo giugno.
L’avvio positivo del settore creditizio dona vigore ai titoli dell’asse management dopo l’andamento sottotono della settimana precedente dopo i dati deludenti di Assogestioni sulla raccolta di marzo, con rialzi nell’intorno dell’1 per cento.
Prosegue l’ottimo momento di Poste Italiane (+1,7%) che raggiunge un nuovo massimo storico, superando per la prima volta dalla quotazione la soglia di 8 euro. Il titolo ha acquisito una forte credibilità in seguito alla presentazione del nuovo piano industriale avvenuta oltre due mesi fa. Il gruppo romano starebbe intensificando i contatti con Generali per una possibile partnership nel ramo assicurativo danni. Inoltre, il cda intende chiedere l’autorizzazione all’assemblea per un buy-back fino al 5% del capitale.
Su Exor (-0,1%) scatta qualche presa di beneficio, dopo la performance positiva dell’ottava precedente.
Nel Mid Cap rimbalza Banca Ifis (+3,2%), supportata anche dall’upgrade da ‘accumulate’ a ‘buy’ da parte di Banca Akros seppure con target price limato però da 43 euro a 40 euro.
doBank (+0,1%) accumula un altro piccolo tassello nel suo recupero, in attesa del nuovo piano industriale che sarà approvato entro il primo semestre.
Tra le Small Cap tornano gli acquisti su Banca Intermobiliare (+1,8%), a diversi giorni dal closing della cessione della quota di controllo al fondo inglese Attestor.
Buon progresso per Mittel (+1,1%), la cui assemblea nei giorni scorsi ha approvato un dividendo straordinario tramite azioni proprie.