Il titolo del colosso italo-francese dei semiconduttori è il più comprato tra le blue chip. Intorno alle 11:00 le quotazioni salgono del 4,3% a 18,9 euro, in un mercato che dell’1% e in un contesto positivo per tutto il comparto tecnologico europeo (Stoxx Europe 600 Technology avanza dell’1,1%).
A spingere gli acquisti, i risultati del secondo trimestre fiscale di Apple, che nel 2017 è stato il primo cliente di STMicroelectronics rappresentando circa il 10% del fatturato consolidato.
L’azienda di Cupertino ha consuntivato utili e ricavi sopra le attese, superando i timori degli investitori di frenate nei conti a causa di difficoltà o saturazione del mercato nel suo prodotto di punta, l’iPhone, che tuttora genera gran parte delle vendite e della redditività.
I ricavi complessivi, pari a 61,1 miliardi di dollari, sono aumentati del 16% rispetto al pari periodo dell’esercizio precedente, surclassando i 60,8 miliardi attesi. L’utile per azione è stato pari a 2,73 dollari contro 2,67 attesi in media dagli analisti. Una performance trainata dalla continua tenuta dei suoi smartphone e dal rapido sviluppo di una nuova fonte di ricavi e guadagni nei servizi in abbonamento.
La guidance per il trimestre in corso (che chiude a fine giugno) prevede ricavi compresi tra i 51,5 miliardi e i 53,5 miliardi di dollari rispetto ai 51,6 miliardi anticipati dagli analisti.