Nella seduta di lunedì il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +0,3% sottoperformando il corrispondente europeo (+0,7%) ma sostanzialmente in linea con il Ftse Mib (+0,2%).
Un andamento, quello del principale indice milanese, in un contesto anche di incertezza politica, con uno scenario sempre più concreto di nuove elezioni a breve.
Sul fronte obbligazionario salito di 4 centesimi il rendimento del Btp decennale all’1,78% dall’1,74% registrato venerdì scorso.
Tra i titoli del settore utility e delle rinnovabili presenti nel Ftse Mib la migliore è stata Italgas (+0,5%).
In frazionale rialzo anche Enel (+0,3%) che ha pubblicato il report trimestrale relativo ai dati operativi. Nel dettaglio, nel 1° trimestre 2018 la produzione netta di energia elettrica del gruppo è stata pari a 62.206 GWh, in calo dell’1,7% rispetto ai primi tre mesi del 2017.
Flat A2A, su cui Moody’s ha migliorato il rating “long term issuer” e “senior unsecured debt” a Baa2 dal precedente Baa3 e quello “ long term EMTN” a (P)Baa2 dal precedente (P)Baa3, con outlook stabile. Inoltre ha comunicato che il Parlamento del Montenegro ha dato il via libera all’accordo di esecuzione accelerata in due anni, invece dei sette anni inizialmente previsti, della opzione put esercitata da A2A stessa lo scorso 3 luglio rispetto all’intera propria partecipazione in EPCG, pari al 41,7%.
Tra le Mid ha fatto meglio Ascopiave (+2,1%) mentre tra i titoli delle società a minore capitalizzazione la migliore è stata Gruppo Waste Italia con un +1,5 per cento.
Ancora vendite su TerniEnergia che, dopo aver lasciato sul terreno il 25% nella seduta di venerdì a seguito dell’annuncio dei conti del 2017, ha segnato un ribasso del 3,7%.
Infine si segnala che lo scorso mese si è concluso con una media dei prezzi elettrici sul mercato all’ingrosso in Italia pari a 49,4 €/MWh, in aumento del 15,2% su base annua, ma in diminuzione del 13,2% rispetto a marzo del 2018 e sostanzialmente in linea con il dato di inizio aprile, pari a 49,2 €/MWh.