Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha registrato un +0,8% sostanzialmente in linea con il corrispondente europeo (+0,9%) ma sottoperformando il Ftse Mib (+1,2%), con quest’ultimo sui massimi dall’ottobre del 2009.
Sul fronte macroeconomico si segnala che in Italia il Pil è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dell’1,4% in termini tendenziali, la disoccupazione è rimasta invariata all’11% e l’attività manifatturiera ha subito l’ennesima frenata.
Sull’obbligazionario il rendimento del decennale italiano si porta all’1,78%, separato da un differenziale con il Bund tedesco di 120 punti base.
Tra i titoli del settore utility e delle rinnovabili presenti nel principale indice milanese la migliore è stata Enel (+1,4%).
Poco mossa Snam (-0,2%) relativamente alla quale si riporta che l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha dato il via libera per l’acquisto dell’82% di Tep.
Tra le Mid si distingue ancora Ascopiave (+3,8%) mentre tra i titoli delle società a minore capitalizzazione la migliore è stata TerniEnergia (+11,7%), in forte recupero dopo la pesante flessione delle due precedenti sedute sulla scia dei negativi risultati dell’esercizio 2017. Si segnala che i revisori non hanno espresso un giudizio sul bilancio consolidato relativo allo scorso anno.
Ben comprata anche K.R Energy (+2%), la quale ha comunicato che i due azionisti Giovanni Borgini e Moreno Carlo Giuseppe Canonica hanno sottoscritto una dichiarazione di rinuncia all’azione promossa e agli atti del relativo giudizio, con la conseguenza che il processo pendente sarà abbandonato. Ricordiamo che i due azionisti avevano proceduto all’impugnazione ai sensi dell’art. 2388 del Codice Civile della delibera consiliare del 28 luglio 2017.
Debole invece Edison (-0,2%), su cui si riporta che la controllata E2i Energie Speciali ha stipulato con Banca IMI, BNP Paribas, CIB e UniCredit, insieme all’intervento di Cassa depositi e prestiti, un nuovo contratto di finanziamento di 100 milioni.